VARAPODIO - <<Nonostante le
reiterate richieste formulate dalla collettività e, in
rappresentanza di essa, da questa Amministrazione, gli
abitanti di questo Comune non possono usufruire del servizio
Adsl poiché la Telecom non ha fin qui introdotto nel
territorio le necessarie reti e tecnologie. Tale situazione
continua a comportare, ovviamente, la privazione di un
diritto soggettivo del cittadino di usufruire di un servizio
utile e fondamentale al suo progresso sociale ed economico,
al pari di ogni altro cittadino d’Italia>>. E’ l’inizio di
un lungo e formale “atto di diffida” inviato dal vicesindaco
Orlando Fazzolari alla Telecom, a varie altre autorità e,
soprattutto, alla procura della Repubblica di Palmi, per
l’esercizio delle azioni penali e amministrative in
relazione all’eventuale accertamento di violazioni della
legge. Sottolineando come l’omessa erogazione del servizio
non è sicuramente riferibile a problematiche di natura
ambientale o morfologica del territorio ma solo a mera e
semplice omissione, il firmatario dell’esposto evidenzia,
infatti, che << i paesi viciniori e circostanti, distanti
anche solo 2 km, sono tutti dotati del servizio>>. Elencando
poi una lunga e circostanziata serie di difficoltà e di
ingiusti danni economici patiti dalle varie categorie di
utenti, Fazzolari invita e diffida l’Azienda telefonica, ad
adoperarsi urgentemente al fine di garantire nel più breve
tempo possibile (entro un mese) il servizio Adsl. A giudizio
dell’Amministrazione – si legge nell’esposto - è anche
ipotizzabile che l’esercizio di un pubblico servizio,
inficiato da una serie di omissioni gravi e ingiustificate è
tale da implicare anche estremi di reato in relazione a
siffatta forma di privazione cui risulta sottoposto il
cittadino –utente. <<Questo Ente – dichiara infine, tra
tante altre cose, Fazzolari - non esclude, nell’ambito delle
potestà autarchiche e territoriali garantite dalla norme
costituzionali , la possibilità di disporre la revoca in
tronco di tutte le concessioni relative alla messa in opera
delle reti in cavidotti , delle reti aeree e dei quadri di
distribuzione situati in tutto il suolo, sottosuolo e
soprasuolo comunale e quindi l’immediata rimozione di essi ,
in considerazione che la società concessionaria non è in
condizione di garantire il servizio pubblico di
telecomunicazione a questa utenza e quindi la parità di
accesso dei cittadini ai mezzi di comunicazione>> .