11 GIUGNO  2007  
 
 
  Varapodio-Piminoro/ I risultati dei playout di II Categoria
Il Piminoro fa festa. Varapodio retrocede


2^ Categoria Girone H - ritorno  PlayOut
 


Piminoro    1
Varapodio 1
 

MARCATORI: 10’Coppola A.; 60’ Rigoli.

PIMINORO: Ietto, Pugliese, Mammone (90’ Giorgi), Vitale, Scriva, La Monaca, Barillaro, Gaudioso (82’Carbone), Frisina, Strano, Rigoli.

VARAPODIO: Martello, Bagnato D., Coppola A., Luppino, Pellegrino, Racesi, Longo. (80’ Bagnato A.), Vaticano (70’ Villivà.), Luci, Macheda, Coppola N.

ARBITRO: Bronzino di Catanzaro
 

Vincenzo Vaticano
 

OPPIDO – Al termine di una partita combattuta strenuamente, il Varapodio, pareggiando per 1 a 1, non riesce a ribaltare il risultato della gara di andata ed è “condannato” ad una mesta retrocessione. Il Piminoro, viceversa, festeggia la permanenza in 2^ categoria. Contrariamente però a quanto accaduto nella gara di andata (vittoria meritata del Piminoro per 2 a 1), questa volta, il pareggio scaturito a fine partita penalizza pesantemente il Varapodio che, per il gioco espresso e le innumerevoli occasioni da rete create, meritava non solo di vincere ma, anche, in maniera larga. Il primo tempo, infatti, è stato un monologo degli azzurri varapodiesi che si sono subito portati in vantaggio con A. Coppola. Con lo stesso Coppola, con Macheda, con Luci (2 volte) e con l’altro Coppola N., hanno poi mancato occasioni incredibili sia per mera sfortuna che per la bravura del portiere Ietto. Una partita, quindi, che già alla fine del primo tempo poteva essere chiusa. Nella ripresa, invece, con una azione ben manovrata, il Piminoro, con Rigoli (aveva già segnato nella gara di andata), ha acciuffato il pareggio e lo ha difeso fino alla fine, nonostante i numerosi e continui attacchi prodotti dal Varapodio. Attacchi, tuttavia, portati avanti sempre con minor lucidità, rispetto al primo tempo, a causa della inevitabile stanchezza. Quest’ultima partita, va infine rilevato, ha segnato la fine della carriera calcistica del capitano del Piminoro Angelo La Monaca (come sempre uno dei migliori in campo) che alla bella età di 50 anni ha deciso, come si suol dire, di “appendere le scarpette al chiodo”.

 
     

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