VARAPODIO -
Si è
concluso con il proscioglimento di tutti gli imputati,
presso il Tribunale di Palmi, il processo che vedeva l'ex
sindaco di Varapodio, Orlando Fazzolari, rispondere -
unitamente al segretario comunale e ai consiglieri di
maggioranza eletti nella tornata elettorale del 2006 - del
reato di omissione in atti d'ufficio. Una vicenda, va
ricordato, legata alla violazione del limite del terzo
mandato amministrativo consecutivo e al diniego opposto, dai
consiglieri di maggioranza, all'invito del prefetto del
tempo, Luigi De Sena, di rivedere e revocare la delibera di
convalida dell'elezione a sindaco di Fazzolari per la terza
volta consecutiva. A darne notizia sono stati lo stesso
Fazzolari e l'avv. Filippo Zito (componente del collegio
della difesa insieme agli avv. Barrile e Callipo ) nel corso
di una conferenza stampa. «Ringrazio i cittadini di
Varapodio che ci hanno sempre supportato e i legali che ci
hanno brillantemente assistiti in questa "battaglia" – ha
esordito l'ex primo cittadino, attualmente vicesindaco – da
cui, alla fine, siamo usciti a testa alta, anche in
considerazione dell'ampia formula di assoluzione, e cioè: il
fatto non sussiste». Con un breve excursus Fazzolari ha
ripercorso le tappe della spinosa vicenda, spiegando, in
sostanza, che con la decisione di ricandidarsi per la terza
volta lui e altri sindaci abbiano voluto, andando contro
corrente, intraprendere una lotta di civiltà e democrazia
contro l'assurdo vincolo del divieto del terzo mandato
sancito dall'art. 51 del T.U. 266. «Un'iniziativa – ha
aggiunto Orlando Fazzolari – per sensibilizzare le
istituzioni, soprattutto il Parlamento, a modificare una
norma palesemente iniqua e incostituzionale». Queste, e
tante altre motivazioni, sono state anche commentate e
pienamente condivise, nel suo intervento, dall'avv. Filippo
Zito. Da rilevare che questa sentenza costituisce un
"incoraggiante" precedente giurisprudenziale per l'ex
sindaco di Taurianova, Rocco Biasi , chiamato anche lui con
altri amministratori, a breve, a rispondere di analoga
ipotesi di reato