11 LUGLIO  2008  
 
 
  Varapodio/ Soddisfatto Orlando Fazzolari
Vicenda terzo mandato, prosciolti gli imputati

 

Fazzolari e l'avv. Zito durante la conferenza stampa


 Vincenzo Vaticano


VARAPODIO -  Si è concluso con il proscioglimento di tutti gli imputati, presso il Tribunale di Palmi, il processo che vedeva l'ex sindaco di Varapodio, Orlando Fazzolari, rispondere - unitamente al segretario comunale e ai consiglieri di maggioranza eletti nella tornata elettorale del 2006 - del reato di omissione in atti d'ufficio. Una vicenda, va ricordato, legata alla violazione del limite del terzo mandato amministrativo consecutivo e al diniego opposto, dai consiglieri di maggioranza, all'invito del prefetto del tempo, Luigi De Sena, di rivedere e revocare la delibera di convalida dell'elezione a sindaco di Fazzolari per la terza volta consecutiva. A darne notizia sono stati lo stesso Fazzolari e l'avv. Filippo Zito (componente del collegio della difesa insieme agli avv. Barrile e Callipo ) nel corso di una conferenza stampa.  «Ringrazio i cittadini di Varapodio che ci hanno sempre supportato e i legali che ci hanno brillantemente assistiti in questa "battaglia" – ha esordito l'ex primo cittadino, attualmente vicesindaco – da cui, alla fine, siamo usciti a testa alta, anche in considerazione dell'ampia formula di assoluzione, e cioè: il fatto non sussiste». Con un breve excursus Fazzolari ha ripercorso le tappe della spinosa vicenda, spiegando, in sostanza, che con la decisione di ricandidarsi per la terza volta lui e altri sindaci abbiano voluto, andando contro corrente, intraprendere una lotta di civiltà e democrazia contro l'assurdo vincolo del divieto del terzo mandato sancito dall'art. 51 del T.U. 266. «Un'iniziativa – ha aggiunto Orlando Fazzolari – per sensibilizzare le istituzioni, soprattutto il Parlamento, a modificare una norma palesemente iniqua e incostituzionale». Queste, e tante altre motivazioni, sono state anche commentate e pienamente condivise, nel suo intervento, dall'avv. Filippo Zito. Da rilevare che questa sentenza costituisce un "incoraggiante" precedente giurisprudenziale per l'ex sindaco di Taurianova, Rocco Biasi , chiamato anche lui con altri amministratori, a breve, a rispondere di analoga ipotesi di reato


 

 

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