VARAPODIO -
Monta
sempre più alta e non si placa la protesta e “l’ira” dei
rappresentanti istituzionali di quei territori “colpiti” dai
tagli (nella fattispecie, la chiusura delle guardie mediche)
disposti dalla commissione straordinaria dell’Asp 5. Il vice
sindaco di Varapodio, Orlando Fazzolari, in maniera
particolare, non retrocece di un passo dalla “lotta”. Tra
l'altro, ha preannunciato che – avvalendosi della
legge 241/90 – con formale istanza, ha chiesto al
commissario straordinario dell’Asp 5, l’accesso all’attività
amministrativa e l’estrazione di copia degli atti e dei
procedimenti amministrativi relativi alle spese sostenute
dalla suddetta azienda sanitaria negli ultimi 3 anni e, per
essa, dalla Regione Calabria. La richiesta, riguarda
esattamente le seguenti causali di spesa: locazioni di
immobili da adibire ad uffici, ambulatori medici o
poliambulatori con relativi contratti di locazione; noleggio
o acquisto di veicoli per servizio e rappresentanza di
dirigenti e funzionari dell’azienda. Un ulteriore richiesta
è relativa alla delibera della giunta regionale contenente
“gli obiettivi assegnati al Commissario dell’Asp 5”. Oltre
ad elencare in premessa le motivazioni dell’iniziativa
intrapresa a tutela dei cittadini del Comune, Fazzolari, nel
lungo documento, evidenzia l’approssimativo e inopportuno
metodo di valutazione assunto dai commissari nel delicato
settore del servizio sanitario che ha già determinato
effetti negativi – in termini di efficienza e tempestività –
con l’accorpamento, ad esempio, delle postazioni di Oppido e
Varapodio le cui popolazioni, nei periodi normali superano
le sette mila unità. << L’accesso richiesto – viene ancora
precisato – è necessario per valutare se l’azione
amministrativa dei commissari sia stata condotta nel
rispetto dei criteri e degli obiettivi assegnati e se gli
stessi obiettivi siano stati orientati a garantire il
diritto inviolabile alla salute dei cittadini; si ha,
infatti, motivo di ritenere, nel contesto dei fatti
svoltisi, che il principio della discrezionalità abbia
prevalso rispetto al principio dell’opportunità
amministrativa, visto che non risulta siano state attivate
altre forme di razionalizzazione della spesa, come nel caso
di locazione di immobili (vedi Palmi)>>. Secondo il vice
sindaco, sarebbe stato opportuno limitare questo tipo di
spese, chiedendo la disponibilità a titolo gratuito di
locali ai comuni, piuttosto che sopprimere ospedali e
postazioni di guardia medica. In altre parole, sempre
secondo Fazzolari << sarebbe stato più opportuno un disagio
logistico alla burocrazia derivante dallo spostamento in
altro comune di un ufficio pubblico, piuttosto che arrecare
danni agli ammalati, costretti a viaggiare per raggiungere
una postazione di soccorso medico>>.