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Agrumicoltura, mai
una crisi così
grave
Vincenzo Vaticano
VARAPODIO – La speranza
che la campagna agricola '98-'99 riservi una pur minima
inversione di tendenza rispetto all'andamento negativo che ha
caratterizzato la trascorsa campagna, soprattutto agrumaria, è
da considerare pura illusione. Non ci sono novità positive da
segnalare, e le prospettive sono tutt'altro che rosee. Lo
stato di crisi e di abbandono in cui inevitabilmente sta
venendo a trovarsi chi dall'attività agricola trae i mezzi di
sostentamento – e nella Piana di Gioia Tauro è la maggioranza
della popolazione –, costituirà nel presente e nel futuro
prossimo, una costante negativa i cui effetti devastanti sono
facilmente intuibili. In altre parole, tutti i paesi della
Piana, rischiano il collasso economico. Mai prima d'ora,
nonostante i problemi che da sempre attanagliano questo vitale
settore, gli agricoltori si erano trovati nelle condizioni in
cui si trovano adesso e cioè senza una lira pagata per il
prodotto conferito alle industrie di trasformazione nella
scorsa annata e con la prospettiva di dover rinunciare alla
raccolta degli agrumi nell'attuale campagna perché il prezzo
di vendita del prodotto, oltre a non essere assolutamente
remunerativo, non coprirebbe, addirittura, neanche la spesa
per la raccolta. Sono queste le principali considerazioni,
emerse durante l'affollata assemblea svoltasi a Varapodio per
iniziativa del Comitato spontaneo dei produttori agricoli, di
recente costituitosi a Polistena, e dell'Amministrazione
comunale di Varapodio con in testa il sindaco dott. Orlando
Fazzolari. Per l'occasione, gli agrumicoltori confluiti da
tutto il circondario e da tutti i paesi della Piana sono stati
davvero numerosi, tanto che molti di essi non hanno trovato
posto nei locali della biblioteca comunale, dove appunto la
manifestazione si è svolta. Oltre ai vertici del Comitato di
lotta guidato dal presidente Giuseppe Varone, confortante e
significativa è risultata la presenza in assemblea di parecchi
reppresentanti delle istituzioni locali che, a dire il vero,
in questo particolare frangente, si sono attivati per
«combattere» a fianco degli agricoltori esasperati e in
profonda crisi. Oltre al sindaco di Varapodio, che ha
coordinato i lavori, c'erano il sindaco di Polistena, sen.
Girolamo Tripodi, quello di Terranova S.M. Tigani, l'assessore
Rosario Franco di Molochio, e altri rappresentanti delle
istituzioni. Presenti anche il delegato dell'Ampo, Scriva, e
quasi tutti i consiglieri comunali comunali di Varapodio. La
convinzione scaturita a fine assemblea, com'era nelle
previsioni, è che, ora più che mai, si rende necessaria
l'intensificazione degli sforzi e delle iniziative di lotta
per porre fine alla vertenza da cui dipende il futuro è forse
la stessa sopravvivenza dell'agricoltura nell'intero
comprensorio. Per questo, alla fine, gli agrumicoltori hanno
riconfermato l'agitazione e lo sciopero proclamato in tutta la
Piana per giovedì prossimo. Uno sciopero, ha sottolineato
Giuseppe Varone, che deve registrare la massiccia adesione
delle migliaia di agricoltori per avere la stessa risonanza e
gli stessi effetti delle agitazioni promosse al Nord dai Cobas
del latte.
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