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Varapodio-Oppido/ I sindaci danno l'allarme per la
gravità della situazione. E accusano: mancanza di soccorsi
Rugolo e Fazzolari chiedono lo stato di calamità
naturale
Vincenzo Vaticano
VARAPODIO – All’indomani del violento
nubifragio – quasi un cataclisma – che ha imperversato per
diverse ore in quasi tutta la Piana causando ingenti danni
soprattutto nell’entroterra preaspromontano, i sindaci di
Oppido e Varapodio, due dei centri maggiormente colpiti dallo
straordinario evento atmosferico, nel fare il conto (ancora
provvisorio) dei danni subiti dai territori da loro
amministrati, lanciano pressanti richieste di aiuto – quasi un
sos – perché vengano adottati, da parte degli organi
competenti, provvedimenti ed interventi idonei a <<risollevare
le condizioni di un territorio che già patisce ataviche
difficoltà>>. Sia il primo cittadino di Oppido, Giuseppe
Rugolo, che quello di Varapodio, Orlando Fazzolari,
evidenziano come i due centri siano quasi isolati a causa di
frane e smottamenti che hanno interessato le strade di
accesso, peggiorandone le già precarie condizioni causate dal
precedente nubifragio dello scorso mese. Rugolo, fa inoltre
presente che gli abitanti delle frazioni Messignadi e
Castellace non hanno modo di raggiungere il centro se non
seguendo un percorso alternativo, molto lungo e comunque
accidentato. << L’economia, quasi esclusivamente agricola –
viene sottolineato – è in ginocchio, le strade interpoderali
già danneggiate precedentemente, sono ormai impraticabili,
danni hanno subito le aziende agricole>> A proposito delle
strade interpoderali, quasi tutte gravemente danneggiate e
necessarie di urgenti interventi per non compromettere la
campagna olivicola ed agrumaria in pieno corso, Fazzolari,
estremamente allarmato e preoccupato, ha dichiarato che il
Comune, vista l’entità dei danni, difficilmente da solo sarà
in grado di fronteggiare l’emergenza. Tra l’altro, il primo
cittadino di Varapodio con un vero e proprio “j’accuse”,
ritiene opportuno e doveroso portare a conoscenza come << I
numerosi interventi in soccorso delle tantissime persone
rimaste intrappolate nelle autovetture sommerse dal fango sono
stati effettuati personalmente dal sottoscritto, da diversi
dipendenti comunali, dai carabinieri di Varapodio e da alcuni
volontari che, unitamente a camionisti in transito nelle
campagne, hanno messo a disposizione i loro mezzi meccanici:
solo per l’abnegazione e la tempestività con cui sono stati
portati a termine questi interventi non ci sono state
conseguenze letali per le persone. Né i Vigili del fuoco, né
la Protezione civile – conclude - seppure allertati e più
volte chiamati dal Comune e dalla Prefettura, sono minimamente
intervenuti sia durante che dopo le operazioni di soccorso>>.
Come il collega di Oppido, anche Fazzolari chiede aiuti
immediati e la dichiarazione dello stato di calamità. Va
rilevato, infine, che con un’ordinanza del sindaco è stata
disposta ad Oppido la chiusura delle scuole di ogni ordine e
grado frequentate da centinaia di alunni provenienti (nel caso
delle superiori) da tutta la Piana.
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