12 DICEMBRE  2006  
 
 
  Varapodio/ Fazzolari sindaco, l'appello a Maggio

 


 Vincenzo Vaticano

VARAPODIO - E’ stato rinviato a maggio dell’anno prossimo il processo di appello intentato dal sindaco Orlando Fazzolari avverso la sentenza del tribunale di Palmi che, nell’udienza del 7 agosto scorso, aveva decretato la decadenza del primo cittadino di Varapodio per violazione dell’ormai nota legge sul divieto del “terzo mandato consecutivo”. A darne notizia è lo stesso sindaco che ha, anche, voluto precisare come << Il presidente della Corte di appello ha rinviato il processo, che doveva tenersi nei primi giorni del corrente mese, in quanto il contraddittorio non era completo ed ha invitato le parti a completare le notifiche a tutti i soggetti interessati, tenuto conto che alcuni cittadini elettori, costituitisi in difesa del sindaco, non avevano ricevuto ancora la notifica della sentenza di primo grado>>. In conseguenza di ciò, Fazzolari rimarrà ancora in carica, con pieni poteri, fino alla pronuncia della Corte di appello, in quanto il provvedimento di decadenza adottato dal giudice di primo grado non è immediatamente esecutivo. Tale caratteristica, va precisato, è prerogativa della sentenza di secondo grado: quella, cioè, che emetterà la Corte di appello. << Tale rinvio - ha voluto aggiungere Fazzolari – è stato accolto con grande soddisfazione della popolazione varapodiese che si sente fortemente legata al proprio sindaco. Adesso si aspettano le prossime mosse del Parlamento che a quanto pare- sempre secondo Fazzolari – entro gennaio dovrebbe modificare l’art. 51 del T.U. 267/2000 (divieto di ricoprire per tre volte consecutive il mandato di sindaco o di presidente della provincia, ndc), restituendo di fatto la sovranità al popolo con l’eliminazione di vincolo antidemocratici ed anticostituzionali>>. E’ il caso di ricordare che Orlando Fazzolari , cosi come il sindaco della vicina Taurianova Rocco Biasi, si è candidato ed è risultato eletto sindaco per la terza volta consecutiva (nella scorsa primavera), “sfidando” la normativa elettorale vigente. << Una battaglia – evidenzia Fazzolari – portata avanti con grande determinazione unitamente all’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) la quale ha ribadito, a più riprese, che la limitazione a due mandati, posta solo ad alcune cariche elettive, si scontra con le legittimità costituzionale, in quanto viola i diritti dell’elettorato attivo, ma soprattutto i diritti dell’elettorato passivo che per nessuna ragione può avere limitazioni alle proprie scelte>>.

 

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