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Varapodio/ Con il collaudo statico del ponte sul
torrente, crollato a seguito del maltempo nel gennaio 2009
Marro, la Provincia ripristina la viabilità
Entro pochi giorni la struttura sarà ufficialmente aperta
al traffico
Vincenzo Vaticano
Una fase del collaudo statico del ponte sul Marro
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VARAPODIO – L’esecuzione della prova di “collaudo statico”
del nuovo ponte sul torrente Marro – ubicato sulla strada
provinciale 29 tra Varapodio e Amato di Taurianova, in
località Pietrosa - ha creato i necessari presupposti per la
definitiva riattivazione dell’attraversamento stabile del
corso d’acqua che, dall’ottobre 2009, è possibile
attraversare solo attraverso un pista temporanea in alveo,
molte volte, peraltro, inibita al traffico per motivi di
sicurezza, durante i momenti di intensa pioggia. Il ponte, è
il caso di ricordare, fu seriamente danneggiato e interdetto
al traffico in seguito all’alluvione del gennaio 2009; la
Provincia, con fondi propri, né programmò la ricostruzione
mediante l’utilizzo di una struttura mista
acciaio-calcestruzzo a campata unica per ben 54 matri di
luce.
Sia la costruzione della pista temporanea che la
programmazione e la realizzazione stabile del ponte stabile,
fu a suo tempo sollecitata dai comuni interessati (Varapodio
e Oppido in primis) e fatta propria dall’ente provinciale
che, già nel 2009, realizzò e aprì al traffico il percorso
temporaneo per evitare quanto più possibile i disagi agli
abitanti dei due comuni interessati e dei numerosi comuni
limitrofi.
Il perdurare degli eventi alluvionali, va rilevato, ha di
molto rallentato la costruzione del ponte; particolarmente
rilevante è stato il ritardo causato dal nubifragio del 2
novembre scorso quando, parti delle travi ormai pronte e in
fase di montaggio, furono divelte e trascinate dalla furia
del torrente ingrossato, che, anche se parzialmente, le
danneggiò. Il recupero di tali ingenti danni ha causato un
differimento nell’ultimazione dei lavori e la necessità di
intraprendere le conseguenti azioni correttive per
ripristinare la solidità strutturale del ponte.
<<A tale scopo – riferiscono i tecnici progettisti - la
struttura del ponte è stata notevolmente irrigidita e
trasformata funzionalmente aggiungendo dei cavi esterni di
precompressione, soluzione ingegneristicamente molto
avanzata e raffinata, ottenendo il ripristino ed il
superamento degli standards previsti dal progetto esecutivo,
ed anche, un notevole migliorato effetto estetico del ponte,
che diviene a questo punto una struttura alquanto rara ed
oggetto di interesse scientifico delle facoltà di
ingegneria, che hanno già manifestato attenzione ad
effettuare un sopralluogo sul posto>>.
La prova di collaudo si è svolta alla presenza del
collaudatore ing. Antonino Casile e del direttore dei lavori
ing. Francesco Lamberto, nonché della geologa dott.ssa
Angela Iaria, dell’Ati appaltatrice Avr-Poliedil
rappresentata dal geom. Vincenzo Polifroni ed infine, dai
progettisti delle società Pro-gineer Srl e StGlobal Srl.
Il ponte è stato posto sotto notevole stress, per come
previsto dalla normativa vigente, mediante un carico
progressivo di ben 240 tonnellate di peso, costituito da 6
grossi autocarri carichi di sabbia, e posizionati nel punto
più critico, cioè nella mezzeria del ponte.
Il collaudatore ha così potuto verificare, per mezzo di
strumentazione elettronica di precisione, << che gli
abbassamenti e le vibrazioni della struttura, sono risultati
compatibili con quelle previste dai sofisticati modelli di
calcolo ( il ponte rispetta la normativa antisismica post
Abruzzo, ndc), confermando dunque la bontà
progettuale/costruttiva, nonché la corretta applicazione
degli interventi di rinforzo dell’opera di
attraversamento>>.
L’ingegnere Casile, portando i saluti del Presidente
Giuseppe Morabito , ha infine confermato che entro pochi
giorni, il ponte potrà essere regolarmente aperto al
traffico, ovvero non appena saranno terminate le incombenze
amministrative ed alcune opere di finitura, quali ad esempio
la segnaletica orizzontale e verticale.
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