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OPPIDO/La stessa baronessa ha rivelato l'atto criminoso ai
carabinieri
Incendio doloso in un uliveto della Cordopatri
Teresa Cordopatri
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Vincenzo Vaticano
OPPIDO – Numerosi alberi d’ulivo secolari sono stati
distrutti da un incendio divampato
nella prima mattinata di ieri in un terreno - di proprietà
della baronessa Teresa Cordopatri, - ubicato
in località “Quarantano” di Castellace e denominato “Donna
Elena”. A darne notizia è stata la stessa
proprietaria che, ritenendo palesemente dolosa la causa
dell’evento, ha provveduto subito a segnalare
l’episodio ai carabinieri della locale stazione e a
sporgere, successivamente, denuncia ai carabinieri
della Compagnia di Palmi.
Secondo quanto riferito dalla nobil donna reggina a notare l’incendio è stata
la cugina (Angelica Rago) arrivata sul posto, con alcuni
operai, poco dopo le sei di mattina per
eseguire dei lavori di ripulitura e manutenzione del fondo
agricolo. Con l’ausilio di alcune autobotti
che dovevano essere utilizzate la stessa mattina per
l’esecuzione dei lavori d’irrorazione, la donna e
gli operai hanno tentato una prima operazione di spegnimento
dell’incendio che ha, però, continuato ad
estendersi fin quando, intorno alle 10,30, non è stato
completamente domato dall’intervento dei vigili
del fuoco.
Giusto l’anno scorso, di questi tempi, fa ancora sapere la
baronessa, un analogo episodio
intimidatorio è stato perpetrato ai danni della cugina
Angelica Rago in un terreno limitrofo a quello
interessato ieri dall’incendio. Allora, riferisce Teresa
Cordopatri, oltre a 30 alberi di ulivo
secolari fu incenerita una grande quantità di reti per la
raccolta delle olive con grave danno
economico per la proprietaria.
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