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Molochio / Non si
placano le polemiche dopo lo scioglimento del
Consiglio La parola all'ex vice
sindaco Vincenzo
Vaticano
MOLOCHIO – Non si
placano le polemiche a Molochio dopo lo scioglimento del
consiglio comunale – provocato dalle simultanee dimissioni di
nove consiglieri su 16 – e la conseguente nomina del
commissario prefettizio che dovrebbe guidare l'ente fino alle
prossime elezioni previste per la primavera dell'anno prossimo
La dura «requisitoria» contro i consiglieri dimissionari
(soprattutto quelli della maggioranza) effettuata, attraverso
un pubblico comizio, dall'ex sindaco Giuseppe Mezzatesta, ha
generato un'altrettanta dura replica da parte dell'ex
vicesindaco Francesca Morabito, dimissionaria col suo gruppo
di ex maggioranza insieme agli altri due gruppi di
opposizione. Con una lettera aperta, infatti, la Morabito ha
inteso rivolgersi ai cittadini molochiesi precisando in
premessa come «le ultime vicende comunali richiedono
un'attenta analisi del perché l'amministrazione comunale
eletta nel '95 con grande partecipazione abbia fatto una così
indecorosa fine», aggiungendo poi «io tenterò di farlo
spiegando il perché della scelta di dimetterci; scelta
sofferta ma inevitabile per i comportamenti che l'ex sindaco
Mezzatesta ha messo in atto nei confronti miei e del gruppo
consiliare che avevo costituito». La lettera continua
elencando una lunga serie di «fatti» e di «considerazioni» per
poi concludersi con un paragrafo intitolato «Le prospettive».
Queste in sintesi, alcune delle tante affermazioni contenute
nel documento che ha ovviamente come «bersaglio» principale
l'ex primo cittadino. «Le situazioni che hanno condotto a
questo epilogo sono molteplici, ma tutte riconducibili a un
comune denominatore: il senso di onnipotenza dell'ex sindaco
Mezzatesta, il quale pensava di gestire il ruolo che gli era
stato affidato senza aver il consenso di chi lo aveva eletto.
Allora, ammaliato dal potere e mai consigliato è partito
all'attacco... pensando di sbarazzarsi di chi poteva
intralciarlo nella sua corsa al potere, iniziando una campagna
di epurazione che ha determinato la revoca da assessore e
vicesindaco della sottoscritta». Ricordando poi
dettagliatamente, quale sia stato il suo personale contributo
alla crescita del paese, l'ex vicesindaco così esordisce,
esternando una serie di considerazioni. «E viene a raccontarci
(l'ex sindaco, ndc) pure di avere la coscienza a posto,
prendendosi i meriti di un lavoro che per tre anni abbiamo
portato avanti insieme, dalle opere pubbliche alla soluzione
dei problemi quotidiani della gente». Ribadendo infine, tra
molte altre cose, il costante e sincero impegno a servizio
della collettività, così Francesca Morabito conclude la sua
lettera aperta «Per quanto mi riguarda ritengo conclusa una
fase amministrativa difficile e sofferta. Da questo momento
non intendo cedere alle provocazioni né polemizzare con
alcuno. Io credo fermamente che i cittadini di Molochio
sappiano discernere la verità e sapranno giudicare al momento
opportuno». Intanto c'è da segnalare il comizio tenuto da
Antonio Piccolo, ex di maggioranza dimissionario, e da Alessio
e Iorianni, rispettivamente capigruppo all'opposizione di
«Alleanza nazionale» e «Giustizia e libertà». Tutti hanno
spiegato i motivi delle dimissioni elencando una serie di
colpe, negligenze e inadempienze di cui gli amministratori
uscenti di maggioranza si sarebbero resi protagonisti.
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