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Varapodio / Pietro Corso nella
Comunità montana
Vincenzo Vaticano
VARAPODIO – Con i due esponenti di
maggioranza Pio Cosma e Rocco Lando, sarà Pietro Corso, del
gruppo di minoranza, il terzo rappresentante del consiglio
comunale alla Comunità montana versante tirrenico
meridionale. Va rilevato, però, che diversamente dai primi
due (già da tempo nominati, senza problemi, in una prima
riunione di consiglio), per procedere alla nomina del
rappresentante della minoranza è stata necessaria la
convocazione, ad hoc, di un nuovo consiglio, e una nuova
votazione. Nel consiglio precedente, infatti, i quattro
componenti della minoranza, dividendo i loro voti (due
ciascuno) ai consiglieri Pietro Corso e Antonio De Pasquale
avevano determinato un “nulla di fatto”. <<Il regolamento di
funzionamento del Consiglio comunale – aveva infatti
chiarito, nell’occasione, il sindaco Orlando Fazzolari - non
detta una normativa specifica che disciplini come, in caso
di parità di voti espressi, debba essere eletto un candidato
in seno alla Comunità montana>>. All’indomani della riunione
consiliare, il primo cittadino aveva deciso di “risolvere”
il problema attraverso l’uso del sorteggio. Un sistema,
tuttavia, alla fine accantonato. Soprattutto in seguito ad
una denuncia-diffida cautelativa presentata da Antonio De
Pasquale, con la quale, peraltro, veniva rivendicato il suo
diritto di nomina, in base ai criteri adottati da qualche
Tar (come quello della Puglia) in casi analoghi.
Contrariamente a tale richiesta, il civico consesso, nel
corso dell’ultima riunione, ha deliberato l’integrazione del
regolamento per colmare la lacuna che ha determinato la
diatriba e ha deciso di procedere ad una nuova elezione. I
nuovi criteri scelti come parametri (a parità di voti) sono
stati quelli della migliore posizione nella lista, e, in
subordine, nel caso di ulteriore parità (con più liste),
quello della minore età. Ciò, ha provocato la protesta e
l’abbandono dell’aula da parte di due consiglieri del gruppo
di minoranza (De Pasquale e Rizzo) i quali, quindi, non
hanno partecipato al voto. Gli altri due consiglieri
dell’opposizione (Pietro Corso e Rosario Ferrinda) hanno
regolarmente votato. Stranamente, però, il risultato è stato
di un voto per Rizzo (che non ha votato) e uno per Corso.
Quest’ultimo è risultato eletto, con il suo solo voto, in
virtù dei nuovi criteri stabiliti dal Consiglio. Da
rilevare, infine, la dichiarata intenzione di De Pasquale di
impugnare la delibera e, se vi sono i presupposti, di adire
le vie legali.. E’ quasi superfluo evidenziare la
“spaccatura” e la fronda del gruppo di minoranza che si è
scisso generando un altro gruppo misto. |
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