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Molochio-Varapodio/
Espiantati i loro organi
Quel gesto d'amore di Teresa Longo e Marinella Liotta
Teresa Longo - Marinella Liotta
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Vincenzo Vaticano
VARAPODIO – Una giovane vita che si spegne,
altre persone che possono riprendere a sperare perché donare
gli organi è come donare la vita. Una profonda convinzione
che aveva sempre manifestato durante la sua esistenza e che
i familiari hanno voluto onorare, nel momento in cui un
tragico e beffardo destino l’ha strappata alla vita. Con uno
straordinario gesto di amore e solidarietà, maturato
peraltro in una condizione di grande dolore, hanno infatti
autorizzato l’espianto e la donazione dei suoi organi.
La giovane donna prematuramente scomparsa (a causa di
un’emorragia cerebrale) è Teresa Longo, un’insegnante di
Molochio da tempo residente in Toscana ma profondamente
radicata nel suo paese d’origine dov’era molto stimata e con
cui manteneva serrati contatti anche perché vi risiede la
madre. Superfluo aggiungere che la notizia ha suscitato
fortissima commozione e parecchi attestati di cordoglio – al
marito Domenico Zito e alla famiglia – sono arrivati
soprattutto dal web attraverso i socialnetworks.
Una storia, quella di Teresa Longo, uguale sotto tutti gli
aspetti, a quella di un’altra giovane donna di Varapodio,
Marinella Liotta, deceduta, anche lei, pochi giorni fa per
cause analoghe. Anche in questo caso, il marito e i
familiari hanno dato l’assenso all’espianto e alla donazione
degli organi perché << ci consola tantissimo e vuol dire
molto per noi – hanno dichiarato – sapere che altri potranno
vivere con una o più parti della nostra congiunta>>.
Due giovani donne, poco più che cinquantenni, accomunate da
un’avversa fatalità e da uno straordinario gesto d'amore.
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