15 MAGGIO  2008  
 
 
  Varapodio/ Dopo la diffida del vice sindaco Orlando Fazzolari
Vertenza Adsl, interviene il Garante

 


 Vincenzo Vaticano


VARAPODIO -  Ha avuto un immediato riscontro, da parte dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, il formale “atto di diffida” inviato il mese scorso dal vice sindaco Orlando Fazzolari, alla Telecom e, per conoscenza ad altre autorità, tra cui la Procura della Repubblica di Palmi. Attraverso l’iniziativa – va ricordato - era stato, con forza, evidenziato per l’ennesima volta da parte dell’Amministrazione comunale << la privazione del diritto soggettivo dei cittadini varapodiesi di fruire, al pari di ogni altro cittadino d’Italia, della tecnologia Adsl, considerata il presupposto di un servizio fondamentale per il progresso economico e sociale di una comunità>>. Tale nota ha determinato l’intervento del direttore dell’ufficio “Reti e servizi comunicazione elettronica”, Vincenzo Lobianco, il quale, per andare verosimilmente più a fondo nella vicenda, ha “invitato” la Telecom << a comunicare quanto prima le proprie osservazioni in merito al contenuto della segnalazione effettuata dal Comune di Varapodio”. Va, peraltro evidenziato, che quella del vice sindaco, più che una semplice segnalazione ha rappresentato un vero e proprio esposto con conseguente richiesta alla Procura della Repubblica <<dell’esercizio delle azioni penali e amministrative in relazione all’eventuale accertamento di violazioni della legge>>. Tra l’altro, Fazzolari, elencando, nell’esposto, una lunga e circostanziata serie di difficoltà e di ingiusti danni economici patiti dalle varie categorie di utenti, invitava e diffidava l’Azienda telefonica, ad adoperarsi urgentemente al fine di garantire nel più breve tempo possibile il servizio Adsl. Dopodichè, così concludeva <<Questo Ente, non esclude, nell’ambito delle potestà autarchiche e territoriali garantite dalla norme costituzionali , la possibilità di disporre la revoca in tronco di tutte le concessioni relative alla messa in opera delle reti in cavidotti , delle reti aeree e dei quadri di distribuzione situati in tutto il suolo, sottosuolo e soprasuolo comunale e quindi l’immediata rimozione di essi , in considerazione che la società concessionaria non è in condizione di garantire il servizio pubblico di telecomunicazione a questa utenza e quindi la parità di accesso dei cittadini ai mezzi di comunicazione>> .
A segutio dell'intervento dell'autorità di controllo e garanzia, si spera che finalmente l'inspiegabile "gap" tecnologico esistente tra i vari Comuni, anche nello stesso territorio (è il caso di Varapodio), venga definitivamente rimosso.

 

 

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