VARAPODIO - Ha avuto un immediato
riscontro, da parte dell’Autorità per le Garanzie nelle
Comunicazioni, il formale “atto di diffida” inviato il mese
scorso dal vice sindaco Orlando Fazzolari, alla Telecom e,
per conoscenza ad altre autorità, tra cui la Procura della
Repubblica di Palmi. Attraverso l’iniziativa – va ricordato
- era stato, con forza, evidenziato per l’ennesima volta da
parte dell’Amministrazione comunale << la privazione del
diritto soggettivo dei cittadini varapodiesi di fruire, al
pari di ogni altro cittadino d’Italia, della tecnologia Adsl,
considerata il presupposto di un servizio fondamentale per
il progresso economico e sociale di una comunità>>. Tale
nota ha determinato l’intervento del direttore dell’ufficio
“Reti e servizi comunicazione elettronica”, Vincenzo
Lobianco, il quale, per andare verosimilmente più a fondo
nella vicenda, ha “invitato” la Telecom << a comunicare
quanto prima le proprie osservazioni in merito al contenuto
della segnalazione effettuata dal Comune di Varapodio”. Va,
peraltro evidenziato, che quella del vice sindaco, più che
una semplice segnalazione ha rappresentato un vero e proprio
esposto con conseguente richiesta alla Procura della
Repubblica <<dell’esercizio delle azioni penali e
amministrative in relazione all’eventuale accertamento di
violazioni della legge>>. Tra l’altro, Fazzolari, elencando,
nell’esposto, una lunga e circostanziata serie di difficoltà
e di ingiusti danni economici patiti dalle varie categorie
di utenti, invitava e diffidava l’Azienda telefonica, ad
adoperarsi urgentemente al fine di garantire nel più breve
tempo possibile il servizio Adsl. Dopodichè, così concludeva
<<Questo Ente, non esclude, nell’ambito delle potestà
autarchiche e territoriali garantite dalla norme
costituzionali , la possibilità di disporre la revoca in
tronco di tutte le concessioni relative alla messa in opera
delle reti in cavidotti , delle reti aeree e dei quadri di
distribuzione situati in tutto il suolo, sottosuolo e
soprasuolo comunale e quindi l’immediata rimozione di essi ,
in considerazione che la società concessionaria non è in
condizione di garantire il servizio pubblico di
telecomunicazione a questa utenza e quindi la parità di
accesso dei cittadini ai mezzi di comunicazione>> .
A segutio dell'intervento dell'autorità di controllo e
garanzia, si spera che finalmente l'inspiegabile "gap"
tecnologico esistente tra i vari Comuni, anche nello stesso
territorio (è il caso di Varapodio), venga definitivamente
rimosso.