15 GIUGNO 2010  
 
 
 


Oppido-Polistena/Prende posizione il sindacato "Nursing up"

Asp 5, gli infermieri alzano la voce: condizioni lavorative insostenibili

L'ospedale di Oppido Mamertina


Vincenzo Vaticano 



OPPIDO – La condizione professionale degli infermieri che operano nelle unità operative dell’Asp 5 e le obiettive difficoltà (condizioni ambientali, sociali e strutturali penalizzanti) che caratterizzano la loro quotidiana attività lavorativa, sono stati i temi trattati nel corso di una riunione tenuta, a Taurianova, dal “Nursing Up” (sinadacato infermieri italiani) alla presenza del commissario regionale Stefano Sisinni, dei dirigenti Giovanni De Foresta, Bruno Sansotta. Anna Sisinni, Domenico Marzico e di numerosi iscritti. Il documento finale , stilato al termine di un serrato dibattito, è stato reso noto attraverso un comunicato stampa che inizia subito con un significativo dato: la realtà dell’Asp 5 non arriva neanche alla metà della dotazione infermieristica prevista dai parametri Ocse (7 unita/mille abitanti).
<< I carchi di lavoro – prosegue il comunicato - sono divenuti insostenibili e la mancanza di personale di supporto costringe gli infermieri a svolgere compiti che non fanno parte dello specifico professionale, con serie difficoltà di poter usufruire dei riposi e delle ferie ed aumento dello stress psicofisico. Tale situazione è molto spesso causata dall’assenza di decisioni da parte del management che preferisce affrontare il problema autorizzando lavoro straordinario con relativo aumento della spesa e non provvedendo alla necessaria ridistribuzione delle risorse infermieristiche, in qualche caso non impiegate correttamente >>.
Sottolineando poi che lavorare con organici sottodimensionati comporta inevitabilmente un abbassamento dei livelli di assistenza, i dirigenti sindacali illustrano alcune situazioni di “rischio dietro l’angolo” attraverso esempi concreti. <<Presso il reparto ostetricia e ginecologia di Polistena – viene all’uopo rilevato - la grave carenza di personale, ha richiesto l’autorizzazione di lavoro straordinario per circa 1150 ore da dicembre 2009 ad oggi. Il personale infermieristico ormai raddoppia i turni sistematicamente nell’indifferenza generale e non ha potuto ancora godere completamente del congedo ordinario dell’anno 2009>>. Ed anche le problematiche della sala operatoria vengono prese in considerazione esprimendo preoccupazione per << le recenti decisioni, prese dal dirigente medico di struttura, che hanno determinato lo scorporo del personale infermieristico di sala operatoria della branca di ortopedia (4 unità), con turni autonomi su due turni e pronta disponibilità notturna>>.
Non mancano certo i problemi – secondo gli esponenti sindacali - nella neo istituita unità operativa di lungodegenza del nosocomio di Oppido Mamertina dove << Oltre alla carenza assoluta di personale di supporto, importantissima in una unità di 20 posti letto dove la quasi totalità dei degenti è permanentemente allettata, la richiesta di un secondo fisioterapista, che integri l’unica unità già presente per poter mobilizzare adeguatamente i pazienti, non è stata soddisfatta, nonostante la fisiatria di Cittanova potrebbe tranquillamente rinunciare ad una unità>>.
Tra tante altre cose, i rappresentanti del “Nursing Up” ritengono opportuno far sapere che si sentono fortemente impegnati nel difendere due infermiere del Centro disabili minori cui è stato comminato dal responsabile del centro un provvedimento disciplinare che è ritenuto proditorio, arbitrario e persecutorio, per il quale il sindacato ha opposto ricorso al collegio arbitrale di disciplina presso l’Azienda.
Con una lunga serie di valutazioni e riflessioni, viene ancora stigmatizzata la politica dell’azienda che, secondo gli estensori del documento, dovrebbe tendere ad investire sul personale di assistenza, tanto in ospedale che nel territorio, con incentivi che generino motivazione e partecipazione del personale, anziché considerare il personale di assistenza un costo su cui risparmiare.
Esprimendo, infine, forte preoccupazione per il modo in cui si sta conducendo la contrattazione integrativa sulle posizioni organizzative del comparto, il “Nursing Up” rivolge un accorato appello al governatore Scopelliti <<per un sollecito intervento atto a ripristinare condizioni minime di sicurezza nell’attività degli infermieri all’interno delle strutture ospedaliere e non permettere che in contrattazione decentrata i dipendenti legittimati vengano scippati dei diritti contrattualmente previsti>>.
 

 
     

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