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Oppido-Polistena/Prende posizione il sindacato "Nursing up"
Asp 5, gli infermieri
alzano la voce: condizioni lavorative insostenibili
L'ospedale di Oppido Mamertina
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Vincenzo Vaticano
OPPIDO – La condizione professionale degli infermieri
che operano nelle unità operative dell’Asp 5 e le obiettive
difficoltà (condizioni ambientali, sociali e strutturali
penalizzanti) che caratterizzano la loro quotidiana attività
lavorativa, sono stati i temi trattati nel corso di una
riunione tenuta, a Taurianova, dal “Nursing Up” (sinadacato
infermieri italiani) alla presenza del commissario regionale
Stefano Sisinni, dei dirigenti Giovanni De Foresta, Bruno
Sansotta. Anna Sisinni, Domenico Marzico e di numerosi
iscritti. Il documento finale , stilato al termine di un
serrato dibattito, è stato reso noto attraverso un
comunicato stampa che inizia subito con un significativo
dato: la realtà dell’Asp 5 non arriva neanche alla metà
della dotazione infermieristica prevista dai parametri Ocse
(7 unita/mille abitanti).
<< I carchi di lavoro – prosegue il comunicato - sono
divenuti insostenibili e la mancanza di personale di
supporto costringe gli infermieri a svolgere compiti che non
fanno parte dello specifico professionale, con serie
difficoltà di poter usufruire dei riposi e delle ferie ed
aumento dello stress psicofisico. Tale situazione è molto
spesso causata dall’assenza di decisioni da parte del
management che preferisce affrontare il problema
autorizzando lavoro straordinario con relativo aumento della
spesa e non provvedendo alla necessaria ridistribuzione
delle risorse infermieristiche, in qualche caso non
impiegate correttamente >>.
Sottolineando poi che lavorare con organici
sottodimensionati comporta inevitabilmente un abbassamento
dei livelli di assistenza, i dirigenti sindacali illustrano
alcune situazioni di “rischio dietro l’angolo” attraverso
esempi concreti. <<Presso il reparto ostetricia e
ginecologia di Polistena – viene all’uopo rilevato - la
grave carenza di personale, ha richiesto l’autorizzazione di
lavoro straordinario per circa 1150 ore da dicembre 2009 ad
oggi. Il personale infermieristico ormai raddoppia i turni
sistematicamente nell’indifferenza generale e non ha potuto
ancora godere completamente del congedo ordinario dell’anno
2009>>. Ed anche le problematiche della sala operatoria
vengono prese in considerazione esprimendo preoccupazione
per << le recenti decisioni, prese dal dirigente medico di
struttura, che hanno determinato lo scorporo del personale
infermieristico di sala operatoria della branca di ortopedia
(4 unità), con turni autonomi su due turni e pronta
disponibilità notturna>>.
Non mancano certo i problemi – secondo gli esponenti
sindacali - nella neo istituita unità operativa di
lungodegenza del nosocomio di Oppido Mamertina dove << Oltre
alla carenza assoluta di personale di supporto,
importantissima in una unità di 20 posti letto dove la quasi
totalità dei degenti è permanentemente allettata, la
richiesta di un secondo fisioterapista, che integri l’unica
unità già presente per poter mobilizzare adeguatamente i
pazienti, non è stata soddisfatta, nonostante la fisiatria
di Cittanova potrebbe tranquillamente rinunciare ad una
unità>>.
Tra tante altre cose, i rappresentanti del “Nursing Up”
ritengono opportuno far sapere che si sentono fortemente
impegnati nel difendere due infermiere del Centro disabili
minori cui è stato comminato dal responsabile del centro un
provvedimento disciplinare che è ritenuto proditorio,
arbitrario e persecutorio, per il quale il sindacato ha
opposto ricorso al collegio arbitrale di disciplina presso
l’Azienda.
Con una lunga serie di valutazioni e riflessioni, viene
ancora stigmatizzata la politica dell’azienda che, secondo
gli estensori del documento, dovrebbe tendere ad investire
sul personale di assistenza, tanto in ospedale che nel
territorio, con incentivi che generino motivazione e
partecipazione del personale, anziché considerare il
personale di assistenza un costo su cui risparmiare.
Esprimendo, infine, forte preoccupazione per il modo in cui
si sta conducendo la contrattazione integrativa sulle
posizioni organizzative del comparto, il “Nursing Up”
rivolge un accorato appello al governatore Scopelliti <<per
un sollecito intervento atto a ripristinare condizioni
minime di sicurezza nell’attività degli infermieri
all’interno delle strutture ospedaliere e non permettere che
in contrattazione decentrata i dipendenti legittimati
vengano scippati dei diritti contrattualmente previsti>>.
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