15 SETTEMBRE   2013  
 
 
  VarapodioNonostante la sentenza del Tar su un analogo caso

Medie, un nuovo accorpamento. Gli alunni si sentono penalizzati

 Vincenzo Vaticano


 

 
VARAPODIO –  << Illegittimità della scelta operata dall’amministrazione, immotivata applicazione di regole ordinarie non applicabili al caso specifico, violazione degli articoli 4 e 5 del D.P.R 2009/81 (formazione classi con alunni disabili>>. Con questi giudizi espressi in maniera chiara e ricorrente nel dispositivo della sentenza, il Tar di R.C. - nell’ottobre due anni fa - annullava il provvedimento con il quale, i responsabili dell’Ambito territoriale reggino (ex Provveditorato agli studi), avevano disposto, qualche mese prima, l’accorpamento di due classi. Due classi, concesse a giugno, con l’organico di diritto, in considerazione del numero di alunni e della presenza di due disabili. La situazione di estremo disagio determinata dall’inattesa soppressione della classe fu denunciata dai genitori degli alunni che, lamentando un grave pregiudizio per il diritto allo studio dei loro figli, impugnarono il provvedimento in via giurisdizionale proponendo, attraverso l’avv. Donato Patera, ricorso al Tar. Il Comune, intervenendo “ad adiuvandum”, sostenne l’azione dei genitori costituendosi in giudizio con lo stesso difensore.
Il Tar, pronunciandosi nel merito, accolse in toto il ricorso dei genitori e del Comune annullando tutti i provvedimenti impugnati, ordinando, contestualmente, all’organo scolastico il ripristino della situazione “quo ante” con le due classi di prima media. La condanna dell’amministrazione al totale pagamento delle spese processuali e non alla compensazione denotò, in quel frangente, l’evidente illegittimità con cui l’amministrazione scolastica operò.
Ebbene, nonostante questo fresco precedente che non lascia alcun margine discrezionale di interpretazione della normativa in materia, i responsabili dell’ufficio scolastico provinciale, anche per l’anno scolastico che sta per cominciare, hanno riservato, con una recentissima e analoga operazione, un’autentica doccia fredda ai genitori dei futuri 25 alunni di prima media tra cui figurano ben 4 disabili.
Nel programmare, infatti, a giugno, l’organico di diritto delle scuole della provincia, i suddetti reponsabili avevano, come dire, “illuso” tutte le componenti della scuola, disponendo la formazione di due classi prime, in virtù, anche, della presenza di disabili che, per norma godono di una particolare tutela. La sorpresa si è materializzata con l’accorpamento delle due classi in un’unica classe in seguito alla recente pubblicazione dell’organico di fatto da parte dell’ufficio scolastico reggino. Senza che - va rilevato e sottolineato - tra le due operazioni (organico di diritto e di fatto) si sia verificata alcuna variazione del numero di alunni.
La scuola di Varapodio, dunque, ancora una volta è stata pesantemente penalizzata da un provvedimento che inevitabilmente limiterà il pieno diritto all’apprendimento e allo studio da parte dei ragazzi. Un provvedimento sicuramente iniquo e inopportuno che, se impugnato, potrebbe essere considerato illegittimo - al pari di quello relativo all’a.s. 2011/2012 - con tutte le conseguenze e gli oneri a carico dell’amministrazione scolastica.



 

 
 

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