15 OTTOBRE 2012  
 
 
 


Oppido/L'Anno della Pace

Il vescovo Milito esorta la chiesa della Piana:<<Tagliare i rami secchi>>

 L'ingresso nella Cattedrale di mons.  Milito


Vincenzo Vaticano 


OPPIDO MAMERTINA –  Nella fastosa cornice della Cattedrale di Oppido, mons. Francesco Milito, vescovo della Diocesi, ha celebrato, in modo solenne, l’apertura dell’Anno della fede (11 ottobre 2012 – 24 novembre 2013) indetto da Papa Benedetto XVI con la lettera apostolica “Porta fidei” (Porta della fede) dell’ottobre scorso, per << dare impulso alla missione di tutta la Chiesa>>.
Alla presenza del clero diocesano, dei seminaristi e di numerosi e partecipi fedeli, l’alto prelato ha dato inizio, all’ingresso della Cattedrale, alla sacra funzione << per celebrare – ha detto – la parola di Dio>>. Ha, quindi, richiamato l’anniversario del Concilio Vaticano II (aperto l’11 ottobre 1962 da Papa Giovanni XXII ) sottolineando come << La data odierna coincida provvidenzialmente con la solennità liturgica della Dedicazione di questa nostra splendida Cattedrale e con il giorno anniversario del pio transito di mons. Santo Bergamo, mio indimenticato predecessore>>.
Nell’intensa omelia - dopo la lettura di una parte del “motu proprio Porta fidei” - mons. Milito, soffermandosi sul valore simbolico della “Porta”, ha esortato il popolo di Dio ad <<entrare in intimità con il Signore, trasformando la gioia di questo incontro in vigore apostolico e missionario nei confronti degli uomini che incrociamo nel nostro cammino>>.
Il Vescovo non ha mancato di notare che << ci sono, purtroppo, porte che restano ancora chiuse, anzi rinforzate dall’interno, superprotette per temuti sfondamenti, e porte che restano socchiuse, semiaperte>>.
Mons. Milito ha esortato la Diocesi della Piana a diventare <<una Chiesa decisamente estroversa; una Chiesa ri-convertita dal soffio dello Spirito che fa nuove tutte le cose, aiuta efficacemente ad abbandonare quelle vecchie ormai rami seccati, purtroppo, solo segno delle sordità e di assurdità di tradizioni di uomini>>.
Dopo l’omelia e la lettura dei documenti più significativi del “Vaticano II”, il vescovo ha consegnato ad alcuni rappresentanti delle varie componenti ecclesiali della Chiesa diocesana, i testi del Concilio e del catechismo della Chiesa cattolica. Ha provveduto, inoltre, a consegnare ufficialmente, a don Letterio Festa, padre spirituale del Seminario minore, le chiavi dell’archivio storico della Diocesi.
Rinnovata, infine, solennemente la professione della fede, il presule ha fatto porre accanto all’Evangeliario alcuni tra i più antichi registri dei battesimi (sec. XVI) delle parrocchie della Diocesi come <<testimonianza del “transitus Domini”, del passaggio del Signore nella storia>>.
La cerimonia, preparata dall’Ufficio liturgico diocesano ed animata dai canti del coro “Maria SS. Annunziata” di Oppido Mamertina, si è conclusa con il passaggio benedicente del vescovo tra due ali di popolo festante.

 
     

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