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Oppido/L'Anno
della Pace
Il vescovo Milito esorta la chiesa della Piana:<<Tagliare i rami
secchi>>
L'ingresso nella Cattedrale di mons.
Milito
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Vincenzo Vaticano
OPPIDO MAMERTINA – Nella fastosa cornice della
Cattedrale di Oppido, mons. Francesco Milito, vescovo della
Diocesi, ha celebrato, in modo solenne, l’apertura dell’Anno
della fede (11 ottobre 2012 – 24 novembre 2013) indetto da
Papa Benedetto XVI con la lettera apostolica “Porta fidei”
(Porta della fede) dell’ottobre scorso, per << dare impulso
alla missione di tutta la Chiesa>>.
Alla presenza del clero diocesano, dei seminaristi e di
numerosi e partecipi fedeli, l’alto prelato ha dato inizio,
all’ingresso della Cattedrale, alla sacra funzione << per
celebrare – ha detto – la parola di Dio>>. Ha, quindi,
richiamato l’anniversario del Concilio Vaticano II (aperto
l’11 ottobre 1962 da Papa Giovanni XXII ) sottolineando come
<< La data odierna coincida provvidenzialmente con la
solennità liturgica della Dedicazione di questa nostra
splendida Cattedrale e con il giorno anniversario del pio
transito di mons. Santo Bergamo, mio indimenticato
predecessore>>.
Nell’intensa omelia - dopo la lettura di una parte del “motu
proprio Porta fidei” - mons. Milito, soffermandosi sul
valore simbolico della “Porta”, ha esortato il popolo di Dio
ad <<entrare in intimità con il Signore, trasformando la
gioia di questo incontro in vigore apostolico e missionario
nei confronti degli uomini che incrociamo nel nostro
cammino>>.
Il Vescovo non ha mancato di notare che << ci sono,
purtroppo, porte che restano ancora chiuse, anzi rinforzate
dall’interno, superprotette per temuti sfondamenti, e porte
che restano socchiuse, semiaperte>>.
Mons. Milito ha esortato la Diocesi della Piana a diventare
<<una Chiesa decisamente estroversa; una Chiesa
ri-convertita dal soffio dello Spirito che fa nuove tutte le
cose, aiuta efficacemente ad abbandonare quelle vecchie
ormai rami seccati, purtroppo, solo segno delle sordità e di
assurdità di tradizioni di uomini>>.
Dopo l’omelia e la lettura dei documenti più significativi
del “Vaticano II”, il vescovo ha consegnato ad alcuni
rappresentanti delle varie componenti ecclesiali della
Chiesa diocesana, i testi del Concilio e del catechismo
della Chiesa cattolica. Ha provveduto, inoltre, a consegnare
ufficialmente, a don Letterio Festa, padre spirituale del
Seminario minore, le chiavi dell’archivio storico della
Diocesi.
Rinnovata, infine, solennemente la professione della fede,
il presule ha fatto porre accanto all’Evangeliario alcuni
tra i più antichi registri dei battesimi (sec. XVI) delle
parrocchie della Diocesi come <<testimonianza del “transitus
Domini”, del passaggio del Signore nella storia>>.
La cerimonia, preparata dall’Ufficio liturgico diocesano ed
animata dai canti del coro “Maria SS. Annunziata” di Oppido
Mamertina, si è conclusa con il passaggio benedicente del
vescovo tra due ali di popolo festante.
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