VARAPODIO - «L'inconcepibile e colpevole
comportamento della Giunta regionale, che dopo oltre un mese
dal nubifragio che ha devastato e messo in ginocchio interi
paesi della Piana non ha ancora provveduto a dichiarare
formalmente lo stato di calamità naturale», è stato uno dei
principali argomenti discussi nell'aula consiliare.
Una
riunione aperta al pubblico, fortemente voluta dal sindaco
on. Guglielmo Rositani e dal suo vice Orlando Fazzolari,
affiancati dal consigliere regionale di An Franco Morelli.
Anche gli effetti degli ultimissimi eventi atmosferici
negativi e il concreto rischio di isolamento che grava sui
paesi dell'entroterra pre aspromontano (soprattutto dopo il
cedimento di un pilone del ponte sul torrente Marro) sono
stati oggetto di dialogo con il pubblico. Esordendo,
Rositani è andato giù pesante contro l'amministrazione
regionale denunciando apertamente «lo scarso impegno, se non
addirittura l'incomprensibile distrazione, che la Giunta sta
dimostrando nell'adottare un provvedimento (dichiarazione
stato di calamità ndc) che costituisce l'atto
propedeutico affinché il Governo stanzi le risorse
finanziarie spettanti a tutti i soggetti pubblici e privati
pesantemente danneggiati. Un lassismo che sta creando delle
situazioni irreversibili e l'ulteriore impoverimento del
territorio».
L'on.
Rositani ha preannunciato che proporrà a tutti i sindaci
della Piana la sottoscrizione di un documento (avulso di
connotati politici) da trasmettere al presidente del
Consiglio e al ministro degli Interni.
Altrettanto, se non più duro, è stato l'intervento del vice
sindaco Fazzolari: un vero e proprio atto d'accusa verso
tutte le istituzioni provinciali e regionali (soprattutto la
Protezione civile) rimaste sorde - a suo dire - alle decine
di richieste di intervento partite da Varapodio. Un paese
che, oltre le numerose strade urbane e interpoderali
impraticabili, si ritrova da più di un mese con la rete
fognaria a cielo aperto (strada due querce) e con altri
problemi di inaudita gravità. «Per fronteggiare l'emergenza
– ha dichiarato Fazzolari – il Comune, anche senza la
necessaria copertura finanziaria, ha dovuto e dovrà ancora
impegnare ingenti risorse. Senza le provvidenze e gli aiuti
del governo centrale rischiamo (come quasi tutti gli altri
comuni del comprensorio) seriamente il collasso economico e
il dissesto finanziario».
Franco
Morelli, stigmatizzando l'immobilismo dell'esecutivo
regionale in questo contesto di grande emergenza per le
comunità e le popolazioni duramente colpite ha assicurato il
suo impegno per accelerare l'iter necessario alla
dichiarazione dello stato di calamità. Secondo quanto dallo
stesso dichiarato, si muoverà con una triplice iniziativa:
la presentazione immediata di un interrogazione in Consiglio
regionale, la richiesta di un incontro con il prefetto e
l'organizzazione di un meeting con il senatore Nitto Paola,
sottosegretario agli Interni con competenze in materia di
Protezione civile.