OPPIDO -
Paracadutisti appartenenti alla X Zona (Calabria e Sicilia),
guidata dal commendatore Vittore Spampinato, si sono
ritrovati sull'altopiano dello Zillastro, in agro del Comune
di Oppido Mamertina, meglio noto per la cruenta battaglia
ingaggiata l'8 settembre 1943 da 400 paracadutisti
appartenenti all'VIII Battaglione del 185° Reggimento della
Divisione Nembo, contro 5.000 uomini del reparto
anglo-canadese Nova Scotia, ignari del fatto che Badoglio
aveva firmato l'armistizio. All'adunata sono stati presenti
soci appartenenti alle sezioni di Reggio Calabria, Cosenza e
Catania, con in testa i loro rispettivi presidenti: Pino
Perrone, Piero Preite e Tomaso Daidone; presenti i
paracadutisti Alfio Messina (direttore tecnico), Alessandro
Romeo (istruttore), Alfonso Mazzuca, Cosimo Sframeli,
Francesco Tedesco, Roberta Eliodoro, Michele Petullà,
Domenico Russo, Giuseppe Arena, Francesco Giovinazzo e
Ferruccio Caruso. Approntato il campo nelle vicinanze del
monumento che ricorda l'eroismo degli uomini della Nembo
caduti nell'adempimento del dovere, i paracadutisti della X
Zona dopo l'alza bandiera hanno iniziato le loro attività:
alcuni hanno approntato la zona bivacco installando anche
teli mimetici per l'accampamento, mentre altri hanno
provveduto ad effettuare indispensabili lavori di
manutenzione del monumento, oltre che di ripristino di una
staccionata. Successivamente alla "pausa pranzo", i
paracadutisti hanno effettuato una ricognizione addestrativa
di pattuglia nelle circostanti zone, sino a raggiungere
località Palazzo. Rientrati al campo-base all'imbrunire,
dopo l'ammaina bandiera i parà hanno gustato formaggi
locali, insalate, grigliate di carne, ecc. Al calare della
sera - alimentato il fuoco del bivacco – sono stati intonati
canti e inni militari di antica memoria. Prima di ritirarsi
per la notte i paracadutisti non hanno dimenticato di
rendere omaggio a tutti i Caduti di ogni guerra e battaglia,
recitando la Preghiera del Paracadutista con il sottofondo
musicale del "Silenzio fuori ordinanza". Il secondo
giorno, smantellato il campo, i paracadutisti si sono recati
nel territorio di Canolo, caratterizzato da rilievi rocciosi
che, per la loro conformazione litografica e geomorfologica,
sono noti come "Dolomiti del Sud". Queste formazioni, che
fanno parte dell'area di Monte Mutolo, oltre a conferire
bellezza e suggestione all'ambiente sono uno strumento di
conoscenza scientifica della storia geologica della terra,
ma anche "palestra" per arrampicate su roccia che i
paracadutisti della X Zona non hanno esitato ad affrontare.
Guidati dall'istruttore Nicola Sgambelluri, i paracadutisti
hanno effettuato attività di addestramento, di discesa in
corda doppia e successiva risalita, lungo tutte le pareti
rocciose a strapiombo; degno di nota il differente approccio
del paracadutista Giuseppe Arena, appartenente alla Sezione
reggina, il quale ha svolto gli esercizi con impeccabile
tecnica, utilizzando soltanto una corda e, quindi, scendendo
molto più velocemente. Sui rocciosi luoghi di addestramento
vi è stata la gradita visita del maggiore paracadutista Ciro
Niglio, comandante della Compagnia Carabinieri di Locri, che
ha assistito con soddisfazione alle esercitazioni. Gradita
anche la presenza dei militari appartenenti al Comando
Stazione Carabinieri di Agnana Calabra, al comando del
maresciallo ordinario Alessandro Spina. Apprezzata, inoltre,
la visita dell'assessore Giuseppe Agliano del Comune di
Reggio Calabria, nonché del maresciallo aiutante s. Ups
Giuseppe Amaddeo, istruttore e insegnante presso il Comando
Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria. Nel
pomeriggio, messi da parte moschettoni e corde i parà si
sono spostati verso valle, giungendo a Marina di Gioiosa
Jonica dove, dopo due giorni trascorsi intensamente in
montagna, hanno degnamente concluso le loro giornate di
addestramento presso il "Megale Hellas Diving Center" (di
cui sono soci i paracadutisti Francesco Tedesco e Roberta
Eliodoro) per effettuare immersioni fino a circa 10 metri di
profondità. A tarda notte il rientro a casa, alle
proprie famiglie, alla vita di tutti i giorni: tutti
stanchissimi, ma fieri di essere paracadutisti, felici di
aver vissuto momenti indimenticabili di amalgama e
fratellanza, come solo tra parà può accadere. Prossimo
appuntamento sull'altopiano dello Zillastro il 12 e 13
settembre, al fine di eseguire la marcia (circa 25 Km.)
rievocativa delle eroiche gesta degli uomini della Nembo
nonché, giorno 14, per la cerimonia e la messa che sarà
celebrata dal cappellano dell'associazione in prossimità del
monumento.(v.v.)