OPPIDO - Dopo le manifestazioni di
protesta che hanno coinvolto, nei giorni scorsi,
praticamente tutte le componenti (cittadini, forze
politiche, amministratori) di Oppido e dintorni, c’è
comprensibile attesa, da parte della popolazione del
comprensorio preaspromontano, per come la situazione
inerente il locale ospedale possa evolversi nel futuro
prossimo.
All’indomani della manifestazione effettuata davanti alla
sede del Consiglio regionale che ha registrato la
partecipazione di sindaci, amministratori, studenti ed un
gran numero di cittadini, sono cominciate a circolare le
prime valutazioni sui risultati pratici ed immediati
prodotti dall’incontro tra la delegazione di sindaci (Oppido,
S.Cristina, Delianuova, Palmi) e cittadini , con il
presidente del Consiglio regionale e i capigruppo degli
schieramenti politici. Valutazioni che - alla luce della
disponibilità dimostrata da tutte le forze politiche per
impedire l’ennesimo (e probabilmente letale) “scippo” ai
danni dell’ospedale - denotano una certa soddisfazione ed
inducono ad un moderato ottimismo. Semprechè, ovviamente,
alle parole seguano i fatti ed il reale impegno. Per questo,
continuano a susseguirsi le iniziative e la mobilitazione di
tutti i soggetti coinvolti continua ad essere permanente. In
primis il sindaco Giuseppe Rugolo e il Comitato spontaneo di
cittadini. Perfino gli emigrati – continuamente aggiornati
sull’affaire ospedale dal sito web oppidomamertina.com -
stanno inondando con centinaia di e-mail di protesta le
caselle postali di uomini politici ed autorità sanitarie
regionali. Un formale documento di sostegno al nosocomio
oppidese – che è bene ricordare vanta lo status di “Ospedale
di montagna” con le prerogative che ne conseguono – è stato
stileto e diffuso da due componenti della Rsu in seno
all’Asp 5 e cioè Francesco Tallarida (Ugl) e Giuseppe Ruffa
(Fials). Va ancora rilevato che, il segretario regionale di
quest’ultimo sindacato, Bruno Ferraro, ha presentato formale
ricorso (tramite l’avv. Emanuela Ruscio) alla sezione lavoro
del Tribunale civile di Reggio affinchè l’organo
giudiziario, tra l'altro, decreti << la cessazione del
comportamento illegittimo e la rimozione degli effetti e
l’annullamento delle disposizioni n.3388 e 3391 emanate dal
Direttore sanitario in data 7/11/2008 (provvedimento per la
riorganizzazione del servizio del P.O. di Oppido, ndc).
Intanto, anche i mille alunni del locale Istituto
comprensivo - tramite i loro rappresentanti d’istituto e
della Consulta – hanno predisposto ed inviato agli organi
competenti un articolato documento per protestare ed
evidenziare come << l’ospedale è stato fino ad oggi
fondamentale in quanto garanzia di interventi qualificati,
celeri e certi per la tutela della nostra salute>>.