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Oppido/Sopralluogo congiunto nel reparto "chiuso" dai militari
di Nas e Noe
Lavori a ritmo sostenuto per riaprire Medicina ai ricoveri
Un operaio lavora al reparto Medicina
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Vincenzo Vaticano
OPPIDO MAMERTINA - La responsabile dell’Azienda sanitaria
provinciale Rosanna Squillacioti, accompagnata dalla
dottoressa Teresa Leone, responsabile dell’unità operativa
prevenzione, igiene e sicurezza e dall’architetto Pasquale
Ferraro, referente dell’ufficio tecnico, ha effettuato ieri
mattina un sopralluogo presso il locale nosocomio. I motivi
di questa nuova “visita” sono da collegare all’esigenza, da
parte dell’Asp 5, di accertare se esistano le condizioni per
procedere alla revoca del blocco dei ricoveri presso il
reparto medicina lungodegenza, così come richiesto in modo
reiterato dal primo cittadino di Oppido Bruno Barillaro. Un
blocco, si ricorda, disposto dalla stessa Azienda (a fine
novembre scorso) sulla base del rapporto redatto dai
carabinieri del Nas e del Noe che, nel corso di un
ispezione, avevano riscontrato diverse irregolarità in
materia di igiene e sanità, sicurezza dei luoghi di lavoro e
salubrità degli ambienti.
Al termine della ricognizione, il sindaco Barillaro, si è
dimostrato molto fiducioso in un positivo provvedimento per
la soluzione del problema che attualmente impedisce il
ricovero di pazienti nel reparto di medicina lungodegenza.
Un reparto che, al momento, dispone di otto posti in locali
idonei mentre la metà degli spazi del reparto sono in fase
di avanzata ristrutturazione e di adeguamento con gli operai
già al lavoro. << Siamo in attesa – ha riferito Barillaro –
dell’approvazione da parte del Cipe del progetto definitivo
che ci consentirà la messa a norma dell’intero primo piano
per poter ospitare, con tutti i cosiddetti confort
alberghieri, i 30 posti letto di lunga degenza previsti dal
Piano sanitario>>.
Intanto, in attesa dell’autorizzazione per accedere ai
locali della radiologia e adempiere alle prescrizione
imposte dai Nas, è stata fornita una stampante digitale che
rimuove il problema della presenza dell’uso di liquidi
rilevato dai Nas. << Uno strumento – riferisce il sindaco –
in grado anche di trasmettere in modo telematico le lastre
in altri ospedali per l’emissione del referto in caso di
temporanea indisponibilità di personale medico in loco>>.
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