|
Varapodio/La polizia preleva il corpo
di un anziano perchè la procura indaga sull'incidente che gli è
stato fatale
Funerale senza la salma sottoposta a sequestro
Vincenzo Vaticano
VARAPODIO – Con evidente commozione l’intera comunità
varapodiese e tanta gente dei paesi vicini hanno presenziato
alla cerimonia funebre, officiata nella chiesa di S.Stefano,
per dare l’ultimo saluto a Graziano Sciarrone, lo sfortunato
pensionato settantottenne vittima di un incidente stradale
avvenuto nel pomeriggio di mercoledì scorso in una campagna
di sua proprietà ubicata a qualche chilometro dal centro
abitato.
Un saluto che, purtroppo, hanno potuto però dare solo ai
numerosi familiari, in quanto il feretro non è mai arrivato
in chiesa.
Qualche ora prima dei funerali, infatti, la salma di
Graziano Sciarrone - stimato lavoratore conosciutissimo in
paese, vittima di un doppio beffardo destino - , è stata
“sottratta” ai familiari da una pattuglia di agenti della
Polizia di Stato i quali, su disposizione del sostituto
procuratore della Repubblica di Palmi Giulia Masci, hanno
provveduto a riportare - con lo stesso carro funebre che
doveva servire per i funerali – il corpo di Sciarrone presso
la camera mortuaria dell’ospedale di Polistena per l’esame
autoptico. Un ospedale, quello di Polistena, dove Sciarrone,
subito dopo l’incidente, era stato ricoverato e sottoposto
ad intervento chirurgico che non è però servito a salvargli
la vita: dopo tre giorni di coma, è purtroppo, deceduto. La
salma era stata restituita ai familiari dai
responsabili dell’ospedale giusto qualche ora prima che
venisse “sequestrata” dagli uomini della Polizia di Stato.
Alla base di tale provvedimento – secondo quanto riferiscono
il legali dello studio Barca di Oppido Mamertina a cui i
familiari di Sciarrone si sono rivolti per seguire gli
sviluppi del caso - la circostanza che per restituire la
salma occorreva il nulla osta della procura (che non c’è
stato) in quanto il “caso” era caratterizzato da
procedimento penale aperto d’ufficio per le lesioni
aggravate riportate dalla vittima nell'incidente. Nella
fattispecie, il letale incidente si sarebbe verificato a
seguito del tentativo di Graziano Sciarrone di fermare la
macchina che aveva poco prima parcheggiato nella sua
campagna e che, inavvertitamente, molto probabilmente aveva
lasciato senza freno e senza marcia innescata. L’istinto di
bloccarla gli è costato caro poiché l’auto - è questo il
diffuso resoconto - lo ha in qualche modo travolto ferendolo
in modo grave.
Nonostante tutto, i familiari di Graziano Sciarrone hanno
deciso di effettuare le esequie del loro congiunto,
partecipando con estremo dolore, ma con grande dignità, ad
una cerimonia insolita, in un’atmosfera quasi irreale e
molto più triste di quella che dovrebbe pur essere una
cerimonia funebre.
Come accennato, i familiari di Graziano Sciarrone hanno
affidato allo studio legale Barca il compito di seguire gli
sviluppi della dolorosa e anomala vicenda che li ha
coinvolti, anche per tutelare interessi e diritti nel caso
in cui dovessero emergere eventuali responsabilità di natura
medica e sanitaria legati alla degenza in ospedale del loro
congiunto.
|
|