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Molochio / Assai
interessante l'incontro sull'ecosistema
aspromontano Le ricette per “curare” la montagna
dagli effetti del degrado
ambientale
Vincenzo Vaticano
MOLOCHIO – Sono state tantissime le
persone che, nella sala consiliare del Comune di Molochio, hanno
assistito ai lavori dell'incontro divulgativo «I problemi
dell'ecosistema bosco nel territorio aspromontano» organizzato
dallo stesso ente in collaborazione con la Regione Calabria,
l'Unione europea, il ministero per le Politiche agricole,
l'Arssa, l'Istituto nazionale di economia agraria,
l'Università di Sassari e l'Ordine dei dottori agronomi della
provincia di Reggio Calabria. Altrettanto numerosi sono stati
gli intervenuti che si sono succeduti al tavolo dei lavori: il
sindaco di Molochio, Mezzatesta; il presidente provinciale
dell'Ordine dei dottori agronomi e forestali, Giuffrè; i
divulgatori agricoli dell'Arssa, Leto, Franco, Penna, Crupi,
Caridi, Maiorca, Paleologo; il dott. Bagnato del coordinamento
provinciale del Corpo forestale dello Stato; il prof. Luciano,
dell'Università di Sassari; il prof. Rotundo, dell'Università
del Molise; il dott. Roversi, dell'Istituto sperimentale per
la zoologia agraria di Firenze. Ha concluso i lavori Alvaro,
vicepresidente del Parco nazionale dell'Aspromonte. In via
preliminare, la discussione è stata articolata su alcuni
aspetti di degrado ambientale che, purtroppo, caratterizzano
in modo frequente ed evidente il territorio aspromontano. Per
prevenire o quantomeno contenere gli effetti negativi di
questo fenomeno, sono stati suggeriti, da più parti, mezzi e
opinioni più o meno idonei allo scopo. Tra le tante
problematiche affrontate, tuttavia, un ruolo predominante e
prioritario l'ha avuto la discussione della difficile
situazione fitosanitaria che, relativamente al territorio
aspromontano, desta non poche preoccupazioni a causa della
presenza di alcuni parassiti (lepidotteri defogliatori), che
con la loro azione devastante stanno pregiudicando la
stabilità dell'ecosistema totale. Secondo gli addetti ai
lavori, tali parassiti, inoltre, poiché provvisti di «perli
urticanti» capaci di provocare danni sull'organismo umano,
possono provocare seri problemi alla salute pubblica a livello
di infiammazione delle vie respiratorie e degli organi
sensitivi, in particolare gli occhi. Effetti che non di rado
si verificano tra i frequentatori dei boschi. Per quanto
attiene il controllo di questi lepidotteri è stato
sottolineato, durante i lavori, come in nessun caso,
purtroppo, gli interventi messi in atto possono evitare per il
futuro che si presentino nuove infestazioni. Gli interventi
attuabili, è stato sottolineato, non sono finalizzati a
eradicare le popolazioni di questi insetti ma, piuttosto, a
contenere la diffusione attraverso interventi con sistemi
biotecnici, bioinsetticidi e con insetticidi chimici. Questi
ultimi da limitare quanto più possibile. Nel corso
dell'incontro sono stati illustrati anche i risultati del
progetto «Pom Dibomed» finanziato dall'Unione europea e che
prevede, tra l'altro, lo studio del ciclo vitale dei
lepidotteri la cui azione devastatrice, è stato più volte
ribadito, sta pregiudicando l'equilibrio bio-ecologico
dell'ecosistema in alcune aree aspromontane con possibili
ripercussioni anche sulla salute pubblica. In un comunicato
stampa diramato al termine dei lavori dal dott. Rosario
Franco, assessore all'Ambiente del Comune di Molochio nonché
divulgatore agricolo dell'Arssa, sono state riportate in
sintesi le conclusioni dei relatori unitamente al sollecito da
parte di tutti verso un'azione sinergica tra gli organismi che
operano sul territorio, finalizzata a evitare ulteriori
scompensi ecologici e a ristabilire in forma diffusa gli
originari equilibri floro faunistici per salvaguardare, nel
contempo, la salute pubblica. |
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