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E'
quella perlustrata da Giosofatto Pangallo nel suo ultimo libro
"Ondina dai capelli fluenti e le allegre amiche"
La
quotidianità in cui è protagonista la donna
La copertina del libro
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Vincenzo Vaticano
Si intitola “Ondina dai capelli fluenti e le allegre amiche.
Profili di donne seducenti” e riguarda alcuni aspetti
particolari del mondo femminile, l’ultimo libro di
Giosofatto Pangallo, docente di Letteratura e Storia, edito
da Calabria Letteraia , già disponibile in libreria ed anche
online.
Un testo snello ed elegante (poco più di cento pagine), con
in quale Pangallo - che alterna alla passione per la storia,
l’interesse per la letteratura italiana - si conferma
scrittore estremamente versatile e poliedrico poiché il
romanzo in questione, per la specificità dell’argomento
affrontato, si discosta nettamente dalle tematiche
abitualmente trattate nei suoi precedenti libri o articoli
di carattere storico e letterario pubblicati su giornali e
riviste specializzate.
<< Il racconto - rileva l’autore taurianovese nella sua
introduzione al saggio letterario - non vuole,
assolutamente, demonizzare o spettacolarizzare certi
atteggiamenti femminili piuttosto diffusi; non intende
“mettere alla berlina” le protagoniste che sono, per lo più,
povere donne che passano le loro giornate circondate da un
alone di effimera gioia e di materiale felicità. Con esso ci
si propone, invece, di evidenziare momenti di vita
quotidiana e vicissitudini che, sovente, trovano riscontro
nella realtà odierna>>.
Episodi e situazioni, dolorosi e realmente accaduti, che
Giosofatto Pangallo narra con slancio, partecipazione ed
angoscia, evitando volgarità, facili condanne o
riprovazioni, senza però alcuna propensione ad indulgere
sugli atteggiamenti spregiudicati e trasgressivi ( a volte
anche perversi e deviati) di alcune donne, sposate e non
sposate..
Partendo dall’osservazione della realtà e sull’onda dei suoi
ricordi, l’autore traccia un quadro dettagliato sulla
maniera di vivere di alcune donne e su eventi a loro legati.
Nella fattispecie, l’io narrante (Giorgio) racconta le
storie ad un amico d’infanzia (Nicola) durante il suo ultimo
rientro in paese per trascorrere le festività di fine anno.
Esprime il desiderio d’incontrare Ondina, sua vecchia amica,
di cui confida a Nicola tante vicende, perché gli faccia
capire certi comportamenti femminili, fino ad allora a lui
sconosciuti, e lo aiuti, eventualmente, a liberarsi di ciò
che ha vissuto e che, a distanza di tempo, continua a
opprimerlo. Parla, altresì, di altre donne (tra cui Clara,
Rosa, Vilma, Nina, Stella ed Eloisa) che, soggiogate dalla
loro natura e dalle circostanze, vivono la propria vita con
atteggiamenti che arrivano al libertinaggio, alla
perversione e alle deviazioni.
L’opera, avvincente e coinvolgente, trasmette molteplici
messaggi. Il principale - che evidenzia anche
l’arricchimento della maturità dell’autore - è quello del
pieno rispetto e dell’intangibilità della dignità umana,
nonostante ogni forma di aberrazione.
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