18 AGOSTO 2013

Arte Cultura Spettacolo in Calabria

 
 
 
 


E' quella perlustrata da Giosofatto Pangallo nel suo ultimo libro "Ondina dai capelli fluenti e le allegre amiche"
La quotidianità in cui è protagonista la donna

La copertina del libro


Vincenzo Vaticano 


Si intitola “Ondina dai capelli fluenti e le allegre amiche. Profili di donne seducenti” e riguarda alcuni aspetti particolari del mondo femminile, l’ultimo libro di Giosofatto Pangallo, docente di Letteratura e Storia, edito da Calabria Letteraia , già disponibile in libreria ed anche online.
Un testo snello ed elegante (poco più di cento pagine), con in quale Pangallo - che alterna alla passione per la storia, l’interesse per la letteratura italiana - si conferma scrittore estremamente versatile e poliedrico poiché il romanzo in questione, per la specificità dell’argomento affrontato, si discosta nettamente dalle tematiche abitualmente trattate nei suoi precedenti libri o articoli di carattere storico e letterario pubblicati su giornali e riviste specializzate.
<< Il racconto - rileva l’autore taurianovese nella sua introduzione al saggio letterario - non vuole, assolutamente, demonizzare o spettacolarizzare certi atteggiamenti femminili piuttosto diffusi; non intende “mettere alla berlina” le protagoniste che sono, per lo più, povere donne che passano le loro giornate circondate da un alone di effimera gioia e di materiale felicità. Con esso ci si propone, invece, di evidenziare momenti di vita quotidiana e vicissitudini che, sovente, trovano riscontro nella realtà odierna>>.
Episodi e situazioni, dolorosi e realmente accaduti, che Giosofatto Pangallo narra con slancio, partecipazione ed angoscia, evitando volgarità, facili condanne o riprovazioni, senza però alcuna propensione ad indulgere sugli atteggiamenti spregiudicati e trasgressivi ( a volte anche perversi e deviati) di alcune donne, sposate e non sposate..
Partendo dall’osservazione della realtà e sull’onda dei suoi ricordi, l’autore traccia un quadro dettagliato sulla maniera di vivere di alcune donne e su eventi a loro legati.
Nella fattispecie, l’io narrante (Giorgio) racconta le storie ad un amico d’infanzia (Nicola) durante il suo ultimo rientro in paese per trascorrere le festività di fine anno. Esprime il desiderio d’incontrare Ondina, sua vecchia amica, di cui confida a Nicola tante vicende, perché gli faccia capire certi comportamenti femminili, fino ad allora a lui sconosciuti, e lo aiuti, eventualmente, a liberarsi di ciò che ha vissuto e che, a distanza di tempo, continua a opprimerlo. Parla, altresì, di altre donne (tra cui Clara, Rosa, Vilma, Nina, Stella ed Eloisa) che, soggiogate dalla loro natura e dalle circostanze, vivono la propria vita con atteggiamenti che arrivano al libertinaggio, alla perversione e alle deviazioni.
L’opera, avvincente e coinvolgente, trasmette molteplici messaggi. Il principale - che evidenzia anche l’arricchimento della maturità dell’autore - è quello del pieno rispetto e dell’intangibilità della dignità umana, nonostante ogni forma di aberrazione.

 
     

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