VARAPODIO
– Con formale delibera di giunta, adottata
all'unanimità, il Comune si è appellato al Governo lanciando
un vero e proprio sos per il riconoscimento dello stato di
pubblica calamità in relazione ai noti eventi calamitosi
(piogge torrenziali e forti venti) del 10, 11 e 12 dicembre
scorso che hanno provocato ingenti danni alle campagne e ai
centri abitati. Con lo stesso atto è stato richiesto al
Governo e alla Regione <<per quanto di rispettiva
competenza, la realizzazione di opere di urgente necessità,
l’assegnazione di contributi per l’immediata esecuzione di
lavori per il ripristino di opere e di servizi di competenza
comunale, di contributi a favore di soggetti privati e/o
operatori economici, imprese artigiane, commerciali ed
agricole in misura tale da alleviare le difficoltà
determinate dai danni subiti>>. Nella premessa dell'atto
deliberativo, adottato (in assenza del sindaco) su
iniziativa del vice sindaco Orlando Fazzolari, vengono
analiticamente richiamati i motivi che hanno indotto
l'organo esecutivo comunale ad avanzare la richiesta di
riconoscimento dello stato eccezionale di calamità:
«L’evento calamitoso ha determinato danni per milioni di
euro come già analiticamente segnalato ai diversi uffici
competenti; i danni hanno interessato tutte le strade
interpoderali e del centro abitato, molte abitazioni
private, il cimitero comunale, il collettore fognario, il
muro di cinta dell’ex mercato coperto, pozzi ed acquedotti
comunali>>. Soprattutto le aziende agricole – viene ancora
evidenziato – hanno subito, oltre ai danni strutturali,
anche danni alle colture e alle attrezzature utilizzate
normalmente per la raccolta delle olive. La viabilità
rurale, a causa dell’erosione provocata dalle acque piovane,
è stata quasi completamente divelta con conseguente
isolamento di intere contrade.
Copia della delibera - dichiarata immediatamente esecutiva -
è stata inoltrata all’Ufficio territoriale del Governo, al
ministero degli Interni, al presidente della Giunta
regionale, alla Protezione civile e a numerosi organismi
regionali