VARAPODIO - Come preannunciato nella recente
riunione aperta al pubblico tenuta presso l'aula consiliare,
alla presenza del consigliere regionale di An Franco Morelli
– il sindaco Guglielmo Rositani, all'uopo delegato dagli
altri primi cittadini del comprensorio, si è rivolto,
attraverso una circostanziata lettera, direttamente al
presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e al
sottosegretario agli Interni Nitto Paola per «richiamare la
vostra attenzione su un lembo di terra della nostra nazione
che è la provincia di Reggio Calabria».
«Un
territorio – scrive Rositani – duramente colpito dalle
avversità atmosferiche del 11 dicembre 2008 e del 13 gennaio
2009 che hanno compromesso le già carenti infrastrutture
territoriali ed hanno inficiato il vivere civile della
popolazione residente».
«Le
amministrazioni locali, nelle vesti di responsabili di
Protezione civile – prosegue – si sono attivate per dare
sollievo alle popolazioni civili ed a ripristinare un minimo
di vivibilità. Però i danni sono talmente ingenti che, per
ripararli, necessitano assolutamente di risorse
straordinarie non presenti nei bilanci dei comuni».
Il "j'accuse"
verso le istituzioni locali già pesantemente espresso nel
corso della riunione tenuta presso il Municipio di Varapodio
viene reiterato attraverso la missiva agli alti organi
istituzionali. «Le Amministrazioni locali – si legge infatti
– hanno dichiarato lo stato di calamità con assoluta
solerzia, però si registrano strani ritardi da parte della
Regione Calabria che nonostante il grido d'allarme
proveniente da diverse parti non si è degnata di deliberare
quanto richiesto dai Comuni, mettendo a repentaglio non solo
le già precarie condizioni finanziarie degli stessi, ma,
soprattutto, deludendo le aspettative di tutti quei
cittadini che hanno subito rilevanti danni alle loro
abitazioni ed a tutto l'apparato economico di loro
interesse».
Dopo
altre considerazioni, nella lettera viene evidenziato un
dettagliato e «raccapricciante» elenco dei danni che, in
pratica, non hanno risparmiato nessuna parte del territorio.
« Danni – viene ancora rilevato da Rositani – segnalati alla
Regione Calabria, che però, a tutt'oggi, non ha posto in
essere nessuna dichiarazione di calamità naturale».
Chiedendo, infine, alle istituzioni interpellate, un
autorevole intervento al fine di costringere la Regione
Calabria ad adempiere a tutti gli obblighi di legge,
Rositani conclude la missiva con una ulteriore
sollecitazione « qualora dovesse perdurare l'ingiustificato
quanto irresponsabile silenzio della Regione Calabria,
chiedo la nomina di un commissario ad acta per tutti gli
adempimenti di legge necessari».