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Oppido Mamertina/ E' stato difeso dalla figlia Eleonora
Assenteismo, il gup ha prosciolto Michele Musicò
Michele Musicò e l'avvocato Eleonora Musicò
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Vincenzo Vaticano
OPPIDO MAMERTINA
– A seguito dell’applicazione della misura cautelare degli
arresti domiciliari, era stato prelevato dalla propria
abitazione nel settembre del 2012 e, a sirene spiegate,
condotto presso la stazione Cc di Gioia Tauro per i rilievi
fotografici.
Il provvedimento nei confronti di Michele Musicò, dipendente
comunale, era stato disposto dalla Procura della Repubblica
di Palmi per il reato di truffa e violazione del Tuel (Testo
unico enti locali). In pratica, per assenteismo.
La notizia, riportata con risalto dalla stampa locale, aveva
destato un certo clamore in quanto il soggetto risultava
essere il padre dell’allora ed attuale presidente del
Consiglio del Comune di Oppido Mamertina, avv. Eleonora
Musico’.
<< Il collegio difensivo composto dagli avvocati Manuela
Strangi e Domenico Alvaro – ritiene adesso opportuno far
sapere la figlia di Michele Musicò - non esitava
nell’imminenza dell’accaduto, a depositare istanza di revoca
degli arresti domiciliari, ottenuta nel giro di pochi giorni
perché eccessivamente gravosa, e sostituita con obbligo di
firma. Ovviamente – tiene ancora a sottolineare – sono stati
vari i disagi, oltre che le umiliazioni subite per un
episodio dal sapore chiaramente speculativo>>.
La sofferta “odissea” di Musicò, comunque, dopo circa un
anno e mezzo di vicende e fasi giudiziarie si è conclusa
positivamente per l’imputato, qualche giorno fa, davanti al
gup dr. Paolo Ramondino che lo ha, infatti, assolto perché
il fatto non sussiste.
<< La difesa, rappresentata nell’occasione proprio dalla
sottoscritta figlia del dipendente comunale - ha tenuto
infine a precisare il presidente del Consiglio comunale
oppidede, avv. Eleonora Musicò - delegata per l’udienza del
giorno dai difensori di fiducia, utilizzando il materiale
probatorio prodotto e sottolineando come la vicenda in
questione sia stata solo il chiaro segno di una speculazione
politica, aveva chiesto l’assoluzione per insussistenza del
reato>>
Un’istanza, accolta dal giudice Ramondino, nonostante gli
uffici della Procura avessero chiesto, insistendo sulla
sussistenza del reato di assenteismo oltre che di truffa, la
condanna del Musico’ a 18 mesi di reclusione e 900 euro di
multa.
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