VARAPODIO - Lo stato di estremo disagio, di
pericolo e di profondo isolamento determinato dai recenti
eventi alluvionali è stato, ancora una volta,
“rappresentato” al presidente della Provincia con una
lettera che, il vice sindaco Orlando Fazzolari, ha
trasmesso, per conoscenza, anche ad altri organi
istituzionali regionali e nazionali. << La situazione di
maggior rilevanza è costituita – scrive Fazzolari -
dall’inagibilità del ponte Marro che, oltre a questo Comune,
collega numerosi centri preaspromontani con il resto del
territorio ove, peraltro, risultano ubicati luoghi di
lavoro, presidi sanitari e quanto altro rientra negli
interessi principali della vita quotidiana dell’intera
collettività. Un disagio, amplificato da una situazione di
persistente pericolo dovuta all’inadeguatezza dei percorsi
alternativi che, oltre ad allungare i tragitti, non
risultano idonei ad assorbire il traffico generato
dall’enorme numero di mezzi (anche pesanti) che attualmente
vi transitano>>. Fazzolari, lamentando, tra tante altre
cose, che, l’Amministrazione provinciale non si preoccupa
minimamente e risulta completamente latitante, prosegue
evidenziando come << Tale atteggiamento provoca stupore,
sconcerto e rabbia tra la popolazione, convinta prima di
tutto che il ripristino statico del ponte non sia un
intervento particolarmente complesso, ma anche, e
soprattutto, perché convinta di essere ignorata nella
dignità e nell’attività del vivere civile. Sempre più
numerose e pressanti, infatti, risultano le richieste da
parte dei cittadini>>. Ecco perché, prevedendo più o meno
lunghi i tempi di soluzione del problema, il vice sindaco
chiede espressamente, nelle more, l’intervento urgente
dell’esercito per la realizzazione di un manufatto
provvisorio (cosiddetto ponte Baily, ) idoneo a sottrarre la
popolazione ad uno stato di disagio che , dal dopoguerra ad
oggi non ha precedenti, nonostante il progresso e il grande
sviluppo tecnologico. << Cio – scrive infine Fazzolari – per
scongiurare anche eventuali pregiudizi per l’ordine
pubblico, che potrebbero verificarsi a causa di siffatti e
protratti comportamenti omissivi>>. Fin qui la lettera di
Fazzolari. A proposito, comunque, dell’attuale percorso
alternativo (Ferrandina – Castellace – Quarantano – Cirello
) utilizzato per raggiungere scuole, stazioni ferroviarie,
ingressi autostradali e, in genere, gli altri centri della
Piana, va, senz’altro evidenziato il colpevole ed omissivo
immobilismo della Provincia alla luce, anche, di molte
segnalazioni e lamentele pervenuteci da automobilisti che
giornalmente transitano su questo tratto di strada.
Nonostante l’aumento esponenziale del traffico in questa
residua via di collegamento, infatti, nessuno ha ancora
provveduto a riparare le innumerevoli buche che, oltre a
renderla una vera e propria “gruviera”, costringono gli
automobilisti a procedere a zig zag per evitare danni ai
propri mezzi. Mettendo a rischio, così, la propria
incolumità personale per possibili collisioni con altri
mezzi. Un intervento ordinario di manutenzione, in
definitiva, non particolarmente complicato ed oneroso da
effettuare.