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Varapodio/Organizzata dalla Pro Loco
Doppio appuntamento con "A fera da pittara"
Il direttivo della Pro Loco: Fedele (al centro), Silipigni, Scarpari,
Siclari, Sgrò, Diretto, Pisani
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Vincenzo
Vaticano
VARAPODIO - Si susseguono con sistematica periodicità le
attività della Pro Loco che, a distanza di pochi mesi dalla
sua costituzione, ha già all’attivo un bilancio di diverse e
riuscite manifestazioni che hanno contribuito, in maniera
inequivocabile, a ravvivare l’estate paesana. L’ultima
iniziativa in ordine di tempo, sicuramente la più importante
ed impegnativa, riguarda l’organizzazione, per oggi e
domani, di “due serate sotto le stelle nel territorio
dell’antico feudo del casale di Barapodi”. Due serate (dalle
ore 19 alle 24) nelle quali farà bella mostra “A fera da
pittara”, un evento, il cui fine è quello di trasformare
tutto il centro storico in un mercato all’aperto che
richiami alla memoria le attività artigianali degli
antenati, rievocando gli antichi mestieri quali: intaglio
del legno, lavorazione del ferro, ricamo, uncinetto,
l’attività dell’ultimo maniscalco, dell’ultimo stagnino. Il
tutto, secondo il programma degli organizzatori,
accompagnato dalla degustazione di prodotti gastronomici
tradizionali. “A pittara”, è il caso di evidenziare, è il
nome dialettale della pianta – molto diffusa sul territorio
- che produce il fico d’india, frutto coloratissimo che nei
tempi passati veniva venduto dalle raccoglitrici lungo le
strade del centro storico. L’evento, patrocinato dal Comune,
dalla Camera di commercio e dall’Ente parco, spazierà,
secondo quanto riferisce il presidente dell’associazione
arch. Francesco Fedele << in lungo ed in largo all’interno
della cultura popolare calabrese attraverso la laboriosità
degli artigiani, la degustazione dei prodotti tipici,
l’intrattenimento degli artisti di strada e i ritmi danzanti
dei musicisti etno-popolari, promuovendo tutte quelle che
sono le usanze popolari del nostro territorio, coinvolgendo
tutte le generazioni, le quali ricercano con entusiasmo le
radici della propria civiltà, valorizzando così sotto tutti
gli aspetti quelle che sono le tradizioni del nostro
patrimonio culturale che definisce la nostra identità
collettiva, costituendo così, una risorsa da tutelare e
valorizzare che permetta di garantire lo sviluppo attraverso
un turismo attivo e culturale>>.
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