VARAPODIO – Per cercare di porre in
qualche modo rimedio ai gravi danni provocati agli
agrumicoltori dalle recenti e persistenti gelate che hanno
interessato l'intero ambito territoriale comunale e di tutta
la Piana in generale, gli amministratori varapodiesi, con
apposita delibera adottata all'unanimità dalla giunta
municipale, hanno deciso di appellarsi alla Regione
chiedendo «il riconoscimento dello stato di pubblica
calamità in relazione alle gelate verificatesi la scorsa
settimana».
Copia della delibera - dichiarata immediatamente esecutiva
con separata e unanime votazione - è stata inoltre trasmessa
per le competenze del caso alla Prefettura, al ministero
delle Politiche agricole, all'Amministrazione provinciale e
all'Ispettorato per l'agricoltura.
Nella premessa dell'atto deliberativo, adottato su
iniziativa del vice sindaco Orlando Fazzolari, vengono
analiticamente richiamati i motivi che hanno indotto
l'organo esecutivo comunale ad avanzare la richiesta di
riconoscimento dello stato eccezionale di crisi: «Le
eccezionali gelate notturne del 15, 16, 17 e 18 febbraio
hanno compromesso irrimediabilmente la produzione
agrumicola; il prodotto ormai danneggiato non viene
raccolto, con gravi conseguenze sia occupazionali che di
mancato reddito per le aziende già in crisi per problemi di
natura congiunturale».
Dal Palazzo municipale fanno inoltre sapere che, a breve,
anche altri Comuni pianigiani si attiveranno per chiedere
analogo stato di calamità per i propri territori. Anche
perchè – viene spiegato – in conseguenza della perdita del
prodotto le organizzazioni di produttori rischiano di non
essere in grado di consegnare alle industrie di
trasformazione la quantità di agrumi stabilita con appositi
contratti. Una condizione, quest'ultima, indispensabile per
poter accedere agli aiuti comunitari erogati dall'Agea.