20 MAGGIO 1999  
 
Varapodio / Tar smentito: il capogruppo di minoranza fuori dal Consiglio
Rocco Rizzo “sfrattato”

 Vincenzo Vaticano


 VARAPODIO – Il Consiglio di Stato, nella seduta, del 4-5-99, ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Varapodio contro l'ordinanza di sospensiva con cui il Tar di Reggio Calabria rimetteva in carica il consigliere di minoranza Rocco Rizzo, dichiarato decaduto dal Consiglio comunale di Varapodio con delibera dello scorso dicembre 1998. È quanto viene portato a conoscenza del sindaco dott. Orlando Fazzolari con un comunicato ufficiale attraverso cui, tra l'altro, viene ricostruita la lunga e spinosa vicenda che ha avuto come protagonisti il Consiglio comunale e il capogruppo della minoranza. «L'atto finale ha trovato ampia soddisfazione nell'amministrazione comunale – tiene a precisare il sindaco – perché mette fine a una diatriba incominciata il 15 ottobre scorso in seguito alla delibera di decadenza del Civico consesso. Decadenza che era stata decisa nei confronti di Rizzo in quanto lo stesso si era reso assente ingiustificato per ben dodici volte consecutive. Il consigliere decaduto – aggiunge il sindaco – presentava ricorso al Tar avverso la suddetta delibera e otteneva la sospensiva da parte del Tar di Reggio Calabria con la seguente motivazione: "non era stato attivato l'iter amministrativo per deliberare la decadenza e non si era tenuto conto della protesta politica manifestata implicitamente con le assenze"». Ricordando come nella seduta del 9-12-98 il Consiglio comunale prendeva atto della sentenza del Tar riammettendo in carica Rizzo, il primo cittadino aggiunge che lo stesso Consiglio ha avviato l'iter amministrativo per la riproposizione della decadenza delegando lo stesso sindaco per tutti gli adempimenti consequenziali. Cosicché nella successiva seduta del Consiglio comunale ha deliberato per la seconda volta la decadenza del consigliere che a sua volta ha presentato nuovo ricorso al Tar. Ricorso che – continua il sindaco – è stato accolto con sentenza di sospensiva con la seguente motivazione: la decadenza di un consigliere non può essere decisa dalla sola maggioranza consiliare. «A questo punto – sottolinea il dott. Fazzolari – l'amministrazione comunale di Varapodio, rappresentata e difesa dall'avvocato Antonio Barrile del foro di Reggio Calabria, che ha curato tutti gli atti in questione, presentava ricorso al Consiglio di Stato, che accoglieva lo stesso, ponendo così fine alla questione, riconoscendo fondate le valutazioni espresse dal Consiglio comunale in sede di pronuncia di decadenza del Rizzo, incapace di fornire giustificazioni in merito alla sua costante latitanza dal Consiglio comunale. Circostanza – conclude il sindaco – attraverso la quale disonorava per oltre un anno (dodici sedute) il mandato del quale era stato investito direttamente dal popolo».

 

Back Home Page

Back index page