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cinque anni dall'alluvione nessun intervento per la sicurezza
La strada Varapodio - Taurianova Fazzolari scuote il presidente
Raffa
La voragine "dimenticata" sulla strada
provinciale 1
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Vincenzo Vaticano
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VARAPODIO – La
diatriba tra la locale Amministrazione comunale e
l’Amministrazione provinciale innescata dai lavori di messa in
sicurezza di un costone sovrastante la strada provinciale 29, si
arricchisce di un nuovo capitolo. Il sindaco Orlando Fazzolari,
che aveva, nell’occasione, criticato il modus operandi della
Provincia, ha ritenuto, infatti, opportuno ritornare
sull’argomento per “commentare” quanto dichiarato dai
responsabili dell’Ente (assessore provinciale Domenico Giannetta
in primis, ndc) subito dopo l’esecuzione dei lavori e la
riapertura al traffico della strada.
<< La Provincia di Reggio Calabria - sottolinea Fazzolari - ha
annunciato la riapertura al traffico della SP 29 a tempo di
record, cioe’ con tre giorni di ritardo rispetto ai tempi
stabiliti nella sua ordinanza e quindi il 9 giugno anziché il 6.
Inoltre - aggiunge - hanno reso omaggio ai tecnici ed alle ditte
interessate all’esecuzione dell’opera per aver lavorato giorno e
notte per rispettare la tanto agognata scadenza>>.
Ciò premesso, il sindaco di Varapodio si domanda <<Cosa sarebbe
successo se non ci fossero state le proteste e quando, in
condizioni di lavoro ordinario, i cittadini di questo
comprensorio avrebbero potuto beneficiare della riapertura della
strada>>. Poi aggiunge in modo convinto, che << L’unico record
che da queste parti i cittadini utenti possono certificare è il
ritardo con cui la Provincia sta affrontando l’annosa questione
del tratto provinciale SP 1 Dir Varapodio - Taurianova, in
quanto, dopo cinque anni dall’alluvione del 2008, ancora oggi
non e’ possibile sapere quando partiranno i lavori per la messa
in sicurezza della stessa strada>>.
Ricordando, quindi, le vive aspettative dei cittadini in ordine
allo sviluppo viario del territorio, soprattutto per quanto
attiene il reperimento dei fondi per realizzare la tanto
sospirata Pedemontana, Fazzolari constata con amarezza e rabbia
come << Tale progetto sia stato definitivamente accantonato e
gli amministratori pensano quale soluzione della viabilità
interna la semplice rimozione di un pezzo di costone>>.
Invitando, infine, gli amministratori a rimboccarsi le maniche
per il bene comune senza polemizzare o arrabbiarsi, quando si
viene criticati, Fazzolari si augura che << La Provincia si
adoperi immediatamente affinché le vecchie mulattiere che
quotidianamente siamo costretti a percorrere, possano,
finalmente, essere chiamate strade>>.
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