Vincenzo Vaticano
VARAPODIO - Dopo le tante proteste per il mancato inizio dei
lavori di ripristino del ponte sul Marro, danneggiato dalla
alluvione dello scorso gennaio, l’Amministrazione comunale,
adesso che i suddetti lavori pare siano in procinto di
essere avviati, ha sentito il dovere di ringraziare
formalmente i rappresentanti della Provincia nelle persone,
soprattutto, del presidente Giuseppe Morabito e del
responsabile dell’ufficio tecnico ing. Antonino Casile.
Attraverso una conferenza stampa, all’uopo convocata, il
vicesindaco Orlando Fazzolari e il sindaco di Oppido Bruno
Barillaro, hanno voluto, infatti, dare atto ai responsabili
sia politici che tecnici dell’ente preposto al ripristino
dell’opera viaria, di aver rispettato i termini indicati dal
presidente Morabito nel corso di una riunione tecnica
promossa dal sindaco di Varapodio on. Guglielmo Rositani e
dallo stesso vice sindaco Fazzolari. Durante l’incontro –
presente Rai3 e diversi giornalisti della carta stampata – è
stato sottolineato dagli amministratori locali l’impegno
positivo profuso per la risoluzione del grave problema dai
consiglieri provinciali Carmine Alvaro, Roy Biasi, Mimmo
Fedele e Francesco D’Agostino nonché dai responsabili del
settore viabilità della provincia con in testa l’ing.
Domenica Catalfamo. Esauriti i convenevoli Fazzolari è
andato subito al dunque fornendo una serie di informazioni
che, si presume, contribuiranno non poco a rassicurare e far
tirare un sospiro di sollievo alle popolazione di quei
comuni (Varapodio, Teranova, S.Cristina, Lubrichi, Scido,
Oppido con le frazioni) che stanno subendo dei disagi
inimmaginabili a causa dello stato di semi isolamento in cui
versano dallo scorso inverno. << E’ stata indetta dalla
Provincia – fa sapere Fazzolari – la Conferenza dei servizi
per l’approvazione del progetto esecutivo inerente la
ricostruzione del ponte Marro (costo lavori: circa 2.500.000
euro, ndc); tale Conferenza, che si terrà il prossimo
giovedì, permetterà di ottenere velocemente i pareri
preventivi che daranno luogo alle procedure di
ricostruzione. Mediante l’applicazione delle procedure
d’urgenza (permesse da recenti ordinanze), entro pochi
giorni – aggiunge il vice sindaco – la Provincia provvederà
ad individuare l’esecutore materiale dell’opera la cui
ultimazione richiederà circa 10 mesi. Nel frattempo si
cercherà di realizzare una pista alternativa per consentire
il transito legato alla vita quotidiana, alle attività
industriali, commerciali, ma soprattutto quelli legati
all’attività prevalente che è l’agricoltura, fortemente
condizionata in negativo dall’interruzione viaria>>.