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VINCONO I GENITORI DELLA MEDIA DI VARAPODIO
Errare è umano,
l'Ufficio scolastico persevera: nuovo stop dal Tar
Accolto per la seconda volta il ricorso
contro l'accorpamento delle prime
21/06/2014
Vincenzo Vaticano
Per la seconda volta, nel giro di qualche anno,
il Tar (Tribunale amministrativo regionale) di RC ha
“sconfessato” l’operato dell’ufficio scolastico provinciale su
due provvedimenti disposti, in tempi diversi, ai danni della
locale scuola secondaria di primo grado.
Due spinose “vertenze” (con numerosi cittadini-genitori
coinvolti) iniziate nell'nno scolastico 2011/2012: con un
provvedimento inatteso l’ufficio scolastico provinciale, accorpa
a settembre in un’unica “classe pollaio” di 30 alunni con due
disabili le due classi concesse a giugno con l’organico di
diritto. I genitori degli alunni della locale scuola media
lamentano un grave pregiudizio per il diritto allo studio dei
loro figli e, con il pieno sostegno del Comune, impugnano il
provvedimento in via giurisdizionale proponendo ricorso al Tar
che, pronunciandosi nel merito, accoglie in toto il ricorso
annullando tutti i provvedimenti impugnati e condannando,
altresì, il Miur al totale pagamento (e non alla compensazione)
delle spese processuali per l’evidente illegittimità con cui
l’amministrazione scolastica agì a suo tempo.
Anno scolastico corrente (2013/2014), nonostante la precedente
chiara pronuncia, i responsabili dello stesso ufficio, con un
analoga operazione riservano, a settembre scorso, una nuova ed
inattesa “doccia fredda” ai genitori di 25 alunni che, collocati
a giugno, con l’organico di diritto, in due classi ( in virtù
della presenza di ben quattro alunni diversamente abili) vengono
però destinati a settembre in un'unica classe.
I genitori degli alunni, dopo aver tentato inutilmente di
comporre in modo extra giudiziale la controversia, “scendono in
campo” per rivendicare con forza il ripristino delle condizioni
idonee a garantire il diritto allo studio dei propri figli.
Supportati dagli amministratori comunali (sindaco in testa)
decidono all’unanimità, nel corso di una delle tante assemblee
tenute in Municipio, di proporre, tramite l’avv. Stella Maria
Vaticano – loro legale di fiducia - ricorso giurisdizionale al
Tar. A fianco dei genitori ricorrenti si costituisce in giudizio
anche il Comune (“ad adiuvandum”) chiedendo << la sospensione
del provvedimento de quo e il suo successivo annullamento>>.
Ebbene, il Tar, anche in questa occasione (come già fatto nell’a.s.
2011/2012) non condividendo, evidentemente, le argomentazioni a
difesa esposte dall’avvocatura dello Stato, ha deciso di
accogliere il ricorso dei genitori e del Comune annullando il
provvedimento impugnato.
Con recente sentenza esecutiva molto articolata nelle
motivazioni si è, infatti, pronunciato nel merito decretando,
tra l’altro, << l’annullamento del provvedimento contenente
l’organico di fatto con il quale il Miur – ambito territoriale
della provincia di Reggio Calabria – ha disposto la formazione
di una sola prima classe di 25 alunni nella scuola secondaria di
primo grado “Sammarco” di Varapodio>>.
Il collegio giudicante ( presidente Salvatore Gatto Costantino)
ha “condannato”, inoltre, il Miur al pagamento a favore dei
ricorrenti delle spese di giudizio e il rimborso del contributo
unificato.
Adesso, i genitori degli alunni interessati attendono e
confidano che, in tempi brevi, l’ufficio scolastico recepisca e
ottemperi a quanto deciso, in modo inequivocabile, dal Tar,
sdoppiando dal prossimo anno scolastico la classe in questione.
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