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Oppido /L'operaio morto schiacciato
Una folla commossa ai funerali di Mammone
Vincenzo Vaticano
OPPIDO MAMERTINA – Con un lunghissimo applauso è tanta
commozione l’intera comunità oppidese e tantissime persone
dei paesi vicini hanno dato l’ultimo commosso addio al
feretro di Rosario (Saro) Mammone, lo sfortunato operaio
cinquantaseienne vittima di un incidente sul lavoro avvenuto
nella mattinata di sabato scorso ad Acquaro, piccola
frazione del Comune di Cosoleto. Una disgrazia causata da un
beffardo destino mentre Mammone, infaticabile e stimato
lavoratore, era intendo, a svolgere le sue mansioni di
operatore ecologico al servizio di una ditta operante nel
servizio della raccolta di rifiuti solidi urbani. Gli
sarebbe stato fatale, secondo quanto si è potuto apprendere,
un inatteso ed improvviso movimento del mezzo di raccolta
che l’ha travolto stringendolo contro un muro.
Una moltitudine di persone si è stretta attorno ai congiunti
accompagnando la bara dal Santuario della Madonna delle
Grazie, dove si sono svolte le esequie, fino al cimitero
della frazione Tresilico.
In prima fila, oltre ai familiari, il sindaco di Oppido
Bruno Barillaro e quello di Cosoleto Antonio Gioffrè,
presenti in veste istituzionale e con fascia tricolore per
manifestare il lutto di entrambe le cittadine coinvolte
dall’inaspettata disgrazia.
A portare a spalla la bara gli amici intimi con in testa
Vincenzo Monteleone, presidente della Mamertresilicese
(società calcistica che milita in Promozione) di cui Saro
Mammone, da autentico uomo di sport, era dirigente ed
accanito sostenitore. Soci, dirigenti e giocatori della
squadra hanno partecipato in massa per accompagnarlo nel suo
ultimo tragitto. Anche tanti gli atleti che, avendo giocato
in passato nella squadra, sono, comunque, giunti a Oppido
per dare al loro amico l’ultimo saluto.
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