22 APRILE 2012  
 
 
 


Oppido/La cooperativa che lo gestisce aveva subito l'inequivocabile atto intimidatorio

Saranno piantati duecento alberi nell'uliveto confiscato e incendiato

Una significativa donazione del Lions club "Brutium" di Polistena

Il primo albero che farà risorgere l'uliveto distrutto


Vincenzo Vaticano 


OPPIDO MAMERTINA – Sei ettari di un fiorente uliveto in piena produzione - confiscato alla ‘ndrangheta e gestito dalla cooperativa “Valle del Marro” - distrutto da un incendio doloso che ha mandato in fumo poco meno di 600 alberi di ulivo.
Il fatto, accaduto a giugno dell’anno scorso, è uno dei tanti episodi criminali ed intimidatori che hanno provocato, negli ultimi tempi, danni rilevanti alla cooperativa sociale che opera in stretto collegamento con l’associazione “Libera” il cui referente, per la Piana di Gioia Tauro, è don Pino De Masi, vicario vescovile della diocesi Oppido-Palmi.
Da questo stesso terreno, attualmente incolto, ubicato in località “Baronelli” di Castellace, frazione di Oppido Mamertina, ieri mattina, su iniziativa del Lions club “Brutium” di Polistena, è stato lanciato un significativo e molto simbolico segnale di vicinanza a tutte quelle persone – nella fattispecie i tanti e volenterosi soci di “Libera” – <<impegnati in un’incessante opera di ricostruzione in un territorio dove la mafia distrugge>>.
Nell’ambito della campagna lionistica “Un milione di alberi: incrementiamo il verde nel nostro distretto”, il club “Brutium” ha, infatti, deciso di donare duecento alberi di ulivo alla cooperativa “Valle del Marro – Libera terra” <<impegnata a coltivare nella Piana, con coraggio, determinazione e speranza, gli alberi ricchi del frutto della giustizia>>.
Si è voluti essere vicini con questo gesto di solidarietà ai giovani della cooperativa – ha dichiarato il dr. Aldo Randazzo, presidente del Lions club - accompagnandoli nella volontà di andare avanti senza paura, costruendo situazioni di pace, di giustizia e legalità nel nostro territorio.
La messa a dimora della prima delle previste duecento “ulivarelle” è stata effettuata alla presenza dei tanti soci del Lions club, tra cui, in particolare, Aldo Randazzo, presidente, Monica Minì, presidente comtitato organizzatore, Rocco Luppino, Giuseppe Ribuffo e Gianluca Versace, componenti del comitato service, Raffaele Macrì, in rappresentanza dei Lions di Locri. Presenti, inoltre, il sindaco di Oppido Bruno Barillaro, il comandandante della stazione Cc di Castellace maresciallo Francesco Falco, Don Pino De Masi, Giacomo Zappia, presidente della cooperativa “Valle del Marro”, don Alfonso Franco con una delegazione di stedenti del liceo “S.Paolo” di Oppido, e Giuseppe Zampogna; quest’ultimo nella triplice veste di membro dei Lions, sincaco di Scido e presidente dell’associazione dei comuni “Città degli Ulivi”.
<< Dobbiamo essere grati ai ragazzi della cooperativa – ha detto tra l’altro il presidente Aldo Randazzo – perché sono di esempio per tanti giovani in quanto stimolano una sensibilità antimafia, con la realizzazione di progetti formativi di educazione alla legalità e con la sensibilizzazione verso il valore etico e sociale contenuto nell’utilizzo dei beni confiscati>>.

 

 
     

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