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Oppido/La
cooperativa che lo gestisce aveva subito l'inequivocabile atto
intimidatorio
Saranno piantati duecento alberi nell'uliveto confiscato e
incendiato
Una significativa donazione del Lions club "Brutium" di
Polistena
Il primo albero che farà risorgere l'uliveto
distrutto
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Vincenzo Vaticano
OPPIDO MAMERTINA – Sei ettari di un fiorente uliveto in
piena produzione - confiscato alla ‘ndrangheta e gestito
dalla cooperativa “Valle del Marro” - distrutto da un
incendio doloso che ha mandato in fumo poco meno di 600
alberi di ulivo.
Il fatto, accaduto a giugno dell’anno scorso, è uno dei
tanti episodi criminali ed intimidatori che hanno provocato,
negli ultimi tempi, danni rilevanti alla cooperativa sociale
che opera in stretto collegamento con l’associazione
“Libera” il cui referente, per la Piana di Gioia Tauro, è
don Pino De Masi, vicario vescovile della diocesi
Oppido-Palmi.
Da questo stesso terreno, attualmente incolto, ubicato in
località “Baronelli” di Castellace, frazione di Oppido
Mamertina, ieri mattina, su iniziativa del Lions club
“Brutium” di Polistena, è stato lanciato un significativo e
molto simbolico segnale di vicinanza a tutte quelle persone
– nella fattispecie i tanti e volenterosi soci di “Libera” –
<<impegnati in un’incessante opera di ricostruzione in un
territorio dove la mafia distrugge>>.
Nell’ambito della campagna lionistica “Un milione di alberi:
incrementiamo il verde nel nostro distretto”, il club
“Brutium” ha, infatti, deciso di donare duecento alberi di
ulivo alla cooperativa “Valle del Marro – Libera terra”
<<impegnata a coltivare nella Piana, con coraggio,
determinazione e speranza, gli alberi ricchi del frutto
della giustizia>>.
Si è voluti essere vicini con questo gesto di solidarietà ai
giovani della cooperativa – ha dichiarato il dr. Aldo
Randazzo, presidente del Lions club - accompagnandoli nella
volontà di andare avanti senza paura, costruendo situazioni
di pace, di giustizia e legalità nel nostro territorio.
La messa a dimora della prima delle previste duecento
“ulivarelle” è stata effettuata alla presenza dei tanti soci
del Lions club, tra cui, in particolare, Aldo Randazzo,
presidente, Monica Minì, presidente comtitato organizzatore,
Rocco Luppino, Giuseppe Ribuffo e Gianluca Versace,
componenti del comitato service, Raffaele Macrì, in
rappresentanza dei Lions di Locri. Presenti, inoltre, il
sindaco di Oppido Bruno Barillaro, il comandandante della
stazione Cc di Castellace maresciallo Francesco Falco, Don
Pino De Masi, Giacomo Zappia, presidente della cooperativa
“Valle del Marro”, don Alfonso Franco con una delegazione di
stedenti del liceo “S.Paolo” di Oppido, e Giuseppe Zampogna;
quest’ultimo nella triplice veste di membro dei Lions,
sincaco di Scido e presidente dell’associazione dei comuni
“Città degli Ulivi”.
<< Dobbiamo essere grati ai ragazzi della cooperativa – ha
detto tra l’altro il presidente Aldo Randazzo – perché sono
di esempio per tanti giovani in quanto stimolano una
sensibilità antimafia, con la realizzazione di progetti
formativi di educazione alla legalità e con la
sensibilizzazione verso il valore etico e sociale contenuto
nell’utilizzo dei beni confiscati>>.
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