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VARAPODIO/
Sancito il
gemellaggio ufficiale con la cittadina di Cobram
Una festa
“australiana”
Vincenzo Vaticano
Fuda, Fazzolari, Siciliano
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VARAPODIO – Nel
corso di una cerimonia tenutasi in municipio, è stato
formalmente sancito il gemellaggio tra Varapodio e Cobram,
cittadina australiana la cui popolazione è costituita per
quasi un quarto da emigrati varapodiesi di prima
generazione, legati profondamente al loro paese di origine.
«Un vero e proprio “atto di fratellanza», lo ha definito il
sindaco Orlando Fazzolari, «affinché questo legame continui
e si rinsaldi con le generazioni future». Ciò premesso, il
primo cittadino di Varapodio e il delegato del Comune di
Cobram, Domenico Siciliano, dopo l'esecuzione degli inni
australiano ed italiano, hanno sottoscritto l'atto di
gemellaggio, cui è stata impartita la benedizione speciale
del parroco don Antonio Iamundo. Il documento è stato
inoltre sottoscritto da autorevoli testimoni invitati alla
cerimonia. Tra questi, Pietro Fuda, presidente
dell'Amministrazione provinciale, Antonio Alvaro, presidente
della Comunità montana Versante tirrenico meridionale,
Alessandro Cannatà, assessore provinciale, Michele Cavallo,
comandante della locale Stazione dei carabinieri, Giovanni
Germanò, presidente del comitato “Cobram Ital fest”,
Beniamino Alessio, sindaco di Molochio, don Antonino De
Masi. Presente anche la giornalista varapodiese della Rai
Paola Scaramozzino che, per la sue affermazioni
professionali, è stata premiata «quale emigrata che ha dato
lustro al suo paese di origine». Un'intera giornata è stata
dedicata all'evento: cultura, folklore e musica per
ricordare le comuni radici e per festeggiare i numerosi
emigrati (soprattutto di Cobram) presenti in piazza e, in
modo virtuale, le migliaia di altri emigrati varapodiesi
sparsi nel mondo. Numerose targhe e pergamene sono state
consegnate agli emigrati nel corso dello spettacolo serale
(ovviamente in chiave “calabrisi”) condotto dal trio
Rugolo-Lamonaca-Epifanio.
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