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Oppido/Su disposizione della procura della Repubblica di Palmi
Scatta il sequestro di due reparti e altri locali dell'ospedale
di Oppido
Il sindaco Bruno Barillaro e l'ospedale di
Oppido
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Vincenzo Vaticano
OPPIDO MAMERTINA –I carabinieri del nucleo operativo
ecologico e del nucleo antisofisticazione di Reggio Calabria
, coadiuvati dai colleghi della locale stazione, hanno
eseguito, su delega della procura della Repubblica di Palmi
guidata dal dr. Giuseppe Creazzo, il sequestro preventivo
d’urgenza di alcuni locali funzionanti presso il locale
ospedale. L’operazione, scaturita essenzialmente dal
sopralluogo effettuato dai Noe, dai Nas, e dai carabinieri
di Oppido, presso lo stesso nosocomio in data 29/11/2011, è
scattata ieri mattina ed ha riguardato, nella fattispecie,
il sequestro del reparto di radiologia, di ginecologia, del
punto prelievi e di un’area esterna occupata da rifiuti
bituminosi e di demolizione.
Un inaspettato blitz, che, a quanto pare, ha sorpreso gli
amministratori locali, impegnati proprio in questo periodo -
unitamente ai vertici dell’Asp 5 – in una frenetica attività
finalizzata alla rimozione di tutte quelle risultanze
negative (in materia di igiene e sanità, sicurezza dei
luoghi di lavoro e salubrità degli ambienti) evidenziate dal
rapporto del nucleo antisofisticazione e sanità dell’Arma
dopo l’ispezione di fine novembre che, tra l’altro,
determinò il blocco dei ricoveri.
<<Grazie alla sensibilità e all’interessamento dimostrato
dall’Azienda sanitaria reggina – ha voluto precisare a tal
proposito il sindaco Bruno Barillaro – è stato già
presentato alla Regione, da parte del direttore generale
dell’ Asp 5 Rosanna Squillacioti, per il visto, un progetto
definitivo di 2.000.000 di euro sulla cui esecuzione c’è la
piena disponibilità del governatore Giuseppe Scopelliti. Su
disposizione della dott.ssa Squillacioti – ha aggiunto -
alcuni lavori ritenuti urgenti sarebbero stati eseguiti
ricorrendo alla utilizzazione di fondi economali
dell’Azienda >>.
Subito dopo l’apposizione dei sigilli ai predetti locali, il
primo cittadino di Oppido ha provveduto a contattare i
responsabili dell’Azienda per informarli dell’accaduto e
investirli del problema. Dalla dott.ssa Squillacioti ha
ottenuto l’assicurazione che l’Azienda presenterà
immediatamente (probabilmente oggi) istanza al giudice
competente per il dissequestro dei locali in modo da poter
effettuare i lavori (peraltro già programmati) necessari a
rimuovere le cause che hanno generato il sequestro. Lavori
che, soprattutto per quanto riguarda il reparto radiologia,
sono, come ha evidenziato il sindaco, di scarsa consistenza.
In merito poi agli altri due locali soggetti al sequestro
preventivo, Barillaro ha voluto precisare come il reparto di
ginecologia fosse stato già dismesso e spostato ricorrendo
ad altri locali. Per quanto attiene al punto prelievi, esso
sarà riattivato e ripristinato nel giro di qualche giorno,
presso i locali comunali del poliambulatorio medico (nella
frazione Tresilico), a spese del Comune.
La speranza degli amministratori comunali è, in ultima
analisi, quella di essere messi in condizione di sanare,
insieme all’Azienda sanitaria, tutte quelle situazioni che,
in atto, impediscono all’ospedale di espletare in modo
efficace tutte quelle funzioni indispensabili all’utenza di
un territorio particolarmente svantaggiato e ad alto rischio
di isolamento.
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