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Varapodio / Il
Centro List troverà ospitalità nella Fiera agrumaria ?
Presentato il
progetto
Vincenzo Vaticano
VARAPODIO – Diverse iniziative sono
state intraprese per affrontare lo spinoso problema della
gestione e dell'utilizzo del «Centro esposizione prodotti
tipici» di Varapodio, per evitare che esso, rimanendo
inutilizzato, divenga una delle tante «cattedrali nel
deserto». Una imponente ed elegante struttura, meglio
conosciuta come «Fiera agrumaria», ultimata da qualche anno
(spesa alcuni miliardi) e realizzata dalla Comunità montana
versante tirrenico meridionale, con i finanziamenti previsti
dalla legge 64/86, su un'area di circa 14.000 metri quadrati
alla periferia nord dell'abitato di Varapodio. Un immobile –
finora saltuariamente utilizzato per qualche convegno e
qualche sporadica esposizione fieristica – che, a quanto pare,
sembra aver finalmente trovato una sua destinazione, con la
localizzazione, al suo interno, di un Centro di servizi List
(Laboratorio integrato servizi territoriali) per il supporto
delle attività imprenditoriali nell'Area della Piana di Gioia Tauro, nei settori
dell'agroindustria, del turismo e dell'industria. Il tutto,
con alcuni interventi di adeguamento funzionali alla
struttura, ma senza modifiche per la sua funzione originaria
che, anzi, viene ulteriormente specializzata e qualificata. Il
progetto che prevede la realizzazione delle strutture e delle
attività del centro servizi List è stato predisposto e
presentato al ministero dell'Ambiente, per il relativo
finanziamento (circa 7 miliardi di lire), dalla Comunità
montana versante tirrenico meridionale nell'ambito delle
iniziative generate dall'attivazione dei Patti territoriali
della Piana di Gioia Tauro. Oltre al presidente dell'Ente,
Antonio Alvaro, un forte impulso all'iniziativa l'ha dato Pio
Cosma, consigliere comunale di Varapodio e assessore alla
Comunità montana, il quale, nell'esprimere un forte ottimismo
sull'imminente definizione positiva della pratica relativa
all'accoglimento e finanziamento del progetto, ha voluto
sottolineare come ciò costituirà un momento di forte rilancio
e valorizzazione di quest'area da sempre mortificata. Ma
vediamo, in sintesi, le attività, i tipi di intervento e gli
obiettivi previsti dal progetto che, è opportuno precisare,
dovrebbe essere gestito da una società consortile costituita
dalla Comunità montana, dalla costituenda Società del Patto
territoriale e dall'Università degli studi di Reggio Calabria
- Dipartimento Pau. Secondo la scheda tecnica redatta dai
tecnici incaricati e allegata alla richiesta di finanziamento,
il progetto prevede il recupero e la rifunzionalizzazione
degli spazi della «Fiera agrumaria», nonché l'attivazione di
laboratori specifici attraverso l'acquisizione di attrezzature
e personale specializzato al servizio delle imprese del Patto
territoriale. In particolare è previsto un laboratorio di
filiera agroindustria, di filiera turismo, un laboratorio
ambiente, servizi all'industria e certificazione di qualità.
La finalità del progetto, come già accennato, è la creazione
di una struttura di supporto all'attività imprenditoriale
della Piana, sopratutto in relazione alla necessità di
garantire assistenza tecnica nell'implementazione di programmi
di investimento che abbiano quale riferimento prioritario la
produzione di qualità, sia nel settore agroalimentare, sia
nell'erogazione dei servizi turistici e della ricettività, sia
negli investimenti industriali in genere. Dal punto di vista
generale dei servizi, il centro erogherà studi di settore e di
mercato, assistenza tecnica nella stesura dei disciplinari di
produzione, progetti pilota, orientamento e assistenza tecnica
nelle fasi di produzione, raccolta, trasformazione, corsi di
formazione e aggiornamento di operatori tecnici. |
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