VARAPODIO – La decisione con cui,
lo scorso agosto, il Tribunale di Palmi ha giudicato
Orlando Fazzolari ineleggibile alla carica di
sindaco per violazione della norma inerente il
divieto del terzo mandato consecutivo, è stata
confermata dalla Corte d'Appello di Reggio Calabria.
E ieri, con sentenza immediatamente esecutiva, la
corte ha disposto l'immediata decadenza del primo
cittadino di Varapodio. Esattamente come lo stesso
organo giudicante, all'inizio del corrente mese, si
era pronunciato nei confronti di Rocco Biasi,
sindaco di Taurianova. Una decisione che pone fine
allo "scontro" politico tra la compagine di
maggioranza e i due gruppi di opposizione che, sia
nel corso della campagna elettorale che durante il
pur breve periodo (9 mesi circa) di gestione
amministrativa, avevano sostenuto le loro tesi
contrapposte in merito alla questione del terzo
mandato e dell'ineleggibilità del sindaco privo,
secondo l'opposizione, dei requisiti necessari per
ricoprire tale carica. La magistratura ordinaria,
quindi, adita dal prefetto attraverso l'esercizio
della cosiddetta "azione popolare", ha sancito la
decadenza di Orlando Fazzolari da sindaco sia nel
giudizio di primo grado sia in quello d'appello,
mettendo fine alla diatriba politica tra gli
schieramenti contrapposti. La sentenza di appello,
va comunque rilevato, pur producendo immediatamente
effetti esecutivi, non può considerarsi passata in
giudicato, in quanto soggetta ad eventuale ricorso
presso la Corte di Cassazione. Tuttavia, alla luce
della decisione giudiziale, e soprattutto in base
alla recentissima circolare, estremamente
esplicativa e chiarificatrice, emanata dal ministero
degli Interni, la situazione politico amministrativa
del paese, che fino a qualche giorno fa si
prospettava alquanto incerta per gli sviluppi ed i
possibili scenari, assume adesso contorni sempre più
definiti. È più che verosimile supporre, infatti,
che, a seguito della decadenza del sindaco, seguirà
l'immediato scioglimento del consiglio comunale «con
nomina del commissario prefettizio – recita così la
circolare ministeriale – che espleti le funzioni del
sindaco, della giunta e del consiglio per assicurare
la provvisoria gestione fino all'imminente rinnovo
elettorale. L'efficacia di detto strumento è
strettamente connessa con la celerità dei relativi
adempimenti da espletarsi entro il prossimo 24
febbraio, termine ultimo entro il quale devono
verificarsi le condizioni per assicurare il rinnovo
delle rappresentanze elettive nelle consultazioni
primaverili». Tale soluzione individuata dal
Ministero (e già applicata nel Comune di Taurianova
), oltre a tantissime altre considerazioni
dettagliatamente elencate nella citata circolare,
tiene conto «dell'univoca giurisprudenza che negli
ultimi mesi si è formata in merito alla violazione
del divieto posto dall'art. 51 del Tuel 267/00 e che
vede tutti i sindaci soccombenti nei ricorsi
promossi ai sensi dell'art. 70 dello stesso testo
unico».