23 AGOSTO  2006  
 
 
  Varapodio/ Il caso Fazzolari
Il prefetto De Sena scrive al Consiglio

 Vincenzo Vaticano


VARAPODIO - La recente sentenza del tribunale di Palmi - che  ha sancito l’ineleggibilità di Orlando Fazzolari alla carica di sindaco per violazione della norma inerente il divieto del terzo mandato consecutivo - ha indotto il prefetto Luigi De Sena, ad occuparsi nuovamente della “spinosa vicenda”, attraverso una formale comunicazione, fatta pervenire a tutti i consiglieri comunali, attualmente in carica, mediante notifica da parte del segretario comunale. Con tale nota, il superprefetto ha voluto, evidentemente, invitare i consiglieri interessati a esaminare e valutare attentamente quanto disposto dalla sentenza per adottare gli eventuali e conseguenti provvedimenti del caso. << Si fa riferimento – scrive De Sena - al dispositivo della sentenza in data 8 agosto u.s. con la quale il tribunale di Palmi, in accoglimento del ricorso prodotto dall’avvocatura distrettuale dello Stato, nell’interesse dello scrivente, ha dichiarato l’ineleggibilità del dr. Orlando Fazzolari a sindaco del Comune di Varapodio e la conseguente decadenza dalla carica. Al riguardo – aggiunge – si invita codesto consiglio a prendere atto della sentenza e procedere alla revoca della deliberazione di convalida degli eletti>> Va ricordato, a tale proposito, che in occasione dell’approvazione di quella delibera, i quattro consiglieri di minoranza abbandonarono l’aula per protesta contro la convalida dell’elezione del sindaco adottata dal gruppo di maggioranza. Va, ancora ricordato, che Orlando Fazzolari subito dopo la sentenza di ineleggibilità emessa dal giudice di 1^ grado aveva avuto modo di dichiarare che << né io né il consiglio comunale abbiamo violato alcuna legge poiché la norma che viola il terzo mandato consecutivo, peraltro concepita male ed inserita peggio, non prevede l’incandidabilità e, per quanto riguarda il civico consesso, il testo unico sugli enti locali non attribuisce a questo organo il potere di rilevare in sede di convalida il citato divieto>>.
 

 

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