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OPPIDO/Consiglio
comunale dopo i due omicidi
Oppido reagisce ai lugubri segnali di una nuova faida
Il consiglio comunale riunito a Oppido
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Vincenzo Vaticano
OPPIDO MAMERTINA – Ordine pubblico, allarme sociale e
riflessioni sugli ultimi eventi delittuosi verificatisi nel
territorio. Di questo si è lungamente discusso nel consiglio
comunale aperto tenutosi presso l'auditorium delle scuole
elementari, alla presenza di esponenti politici e sindaci
del comprensorio e di altre località. Non particolarmente
numerosa la presenza di pubblico pur se, com’è stato
rilevato più volte nel corso dei lavori << all’appuntamento
non sono mancate tutte quelle persone, espressione della
società civile e dell’associazionismo che costituiscono il
“trait d’union” tra l’intera cittadinanza e gli
amministratori comunali impegnati, in questo difficile
momento, a produrre il massimo sforzo per interrompere la
spirale di violenza che attanaglia il paese>>. Molto
significativa è risultata la presenza dei familiari della
piccola Maria Angela Sansalone, la bimba vittima innocente
della faida che negli anni 90 infuriava a Oppido.
Il presidente del consiglio Eleonora Musicò ha introdotto i
lavori ringraziando gli intervenuti a nome, anche, della
popolazione oppidese che, << domenica scorsa non ha avuto
timore a scendere in strada per ribadire con ogni forma il
no alla violenza>>. Anche il sindaco Bruno Barillaro, ad
inizio seduta, ha voluto elogiare la cittadina << molto
vicina agli amministratori, in questo periodo caratterizzato
dai noti “fattacci” di sangue che ci hanno letteralmente
messi in ginocchio>>. Insieme ai consiglieri di maggioranza
e minoranza si sono seduti, per l’occasione, al tavolo dei
lavori l’on. Mario Tassone e l’on. Elio Belcastro.
Esprimendo la loro solidarietà al sindaco, entrambi hanno
dichiarato che, anche se oberati di impegni, non potevano
esimersi dal partecipare alla riunione per << esprimere la
condanna dei barbari episodi che contribuiscono a dipingere,
al di fuori dei nostri confini, la Calabria come una terra
perduta e senza speranza>>. Domenico Giannetta, nella doppia
veste di consigliere comunale e assessore provinciale, oltre
ad esprimere preoccupazione per l’ eventualità di dover
ripercorrere momenti bui e tristi già vissuti nel passato,
ha presentato formale richiesta che il comune si costituisca
parte civile. Al dibattito, aperto da Francesco
Scattarreggia (Società di mutuo soccorso), sono intervenuti:
Giuseppe Rugolo (consigliere di minoranza ed ex sindaco),
Filippo Foti e Franca Morabito (dirigenti scolastici),
Orlando Fazzolari, Domenico Bovalina (vice sindaci di
Varapodio e Cittanova), Giuseppe Zampogna, Aristodemo
Alvaro, Domenica Gangemi (sindaci di Scido, Giffone,
S.Cristina). Presenti in sala anche Antonino Gioffrè e
Antonino Bonamico (sindaci di Seminara e Cosoleto), il
maresciallo dei Cc Andrea Marino e il parroco don Benedetto
Rustico.
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