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                Una tesi di laurea 
                  puntualizza l'origine dello splendido reperto 
                  ellenico Fari accesi sulla coppa di 
                  Varapodio
  
                   Vincenzo Vaticano
                    
                  
                   VARAPODIO – La necropoli greca 
                  (risalente al IV-III secolo 
                  a.C.) venuta alla luce intorno al 1904, in località «Chiese 
                  carcate» nel territorio di Varapodio, e i numerosi reperti 
                  archeologici in essa rinvenuti, sono stati, di recente, 
                  oggetto di un'interessante tesi di laurea, redatta alla 
                  facoltà di lettere e filosofia dell'Università della Calabria, 
                  da parte della cosentina Giuseppina Sapia, che avvalendosi di 
                  una nutrita bibliografia, ha approfondito e analizzato un 
                  particolare rinvenimento archeologico avvenuto all'interno di 
                  una tomba ellenica. Si tratta di una coppa di vetro e oro, nel 
                  suo genere unica al mondo, in perfetto stato di conservazione, 
                  attualmente esposta nel Museo nazionale della Magna Grecia di 
                  Reggio Calabria. Da qui il titolo che campeggia sulla tesi di 
                  laurea: «La coppa di vetro dorato da Tresilico, la 
                  provenienza, il soggetto, il contesto». A cui, tuttavia, fa 
                  seguito nell'introduzione una considerazione dell'autrice. 
                  «Pur essendo ormai nota come coppa "di Tresilico" (frazione di 
                  Oppido Mamertina) in realtà venne rinvenuta nel 1904 dal cav. 
                  Antonio Cananzi a Varapodio, piccolo paese dell'entroterra 
                  reggino». Con questo lavoro di approfondimento – che ha come 
                  «leit motiv» il territorio di Varapodio – conclusivo delle sue 
                  fatiche di studentessa, Giuseppina Sapia oltre a ottenere il 
                  massimo dei voti nell'esame di laurea, si è meritata anche un 
                  riconoscimento da parte del Comune di Varapodio. Il sindaco 
                  Orlando Fazzolari, infatti, a nome dell'amministrazione 
                  comunale, nel corso di una cerimonia ufficiale ha voluto 
                  premiare, con una targa ricordo l'autrice, alla presenza di un 
                  folto pubblico e di don Antonino De Masi, parroco di 
                  Varapodio, autore della monografia «Varapodio ieri e oggi» uno 
                  dei più validi supporti bibliografici alla stesura della tesi. 
                  Non a caso Giuseppina Sapia ha dedicato a don De Masi un 
                  ringraziamento per l'aiuto e i consigli ricevuti.   | 
                
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