OPPIDO - Cultura della legalità,
senso dello Stato, percezione positiva delle istituzioni
quali garanti dei diritti dei cittadini e della
legalità. Sono stati questi i principi ed i valori che
gli allievi del locale liceo scientifico hanno voluto
mettere in risalto con il loro spettacolo teatrale di
fine anno “Il silenzio che uccide”. Una rappresentazione
– messa in scena da un nutrito cast di alunni sotto la
regia delle docenti Mariarosaria Russo Stanganelli e
Wanda Tripodi – che, per la sua innegabile valenza
culturale e sociale, ha fruito del patrocinio della
Regione, del Comune di Gioia Tauro e del Comune di
Oppido. In un tale contesto, è apparso quasi normale che
l’invito alla partecipazione rivolto dal dirigente
scolastico Bruno Demasi, sia stato recepito da numerose
personalità impegnate nei vari settori della società
civile. Da mons. Luciano Bux, vescovo della diocesi
Oppido-Palmi al dr. Demetrio Martino, vice prefetto
aggiunto di Reggio; da Francesco Rigitano
dell’associazione “Libera” all’europarlamentare Umberto
Pirilli; da mons. Pino Demasi, vicario generale diocesi
Oppido-Palmi al sindaco di Oppido Giuseppe Rugolo ed
altri sindaci del comprensorio. Presente, anche, il
comandante della locale stazione Cc. Visibilmente
soddisfatti, a fine spettacolo, sia le due registe sia
gli altri due docenti (Nicodemo Mazzone ed Enrico
Garreffa) che hanno dato l’indispensabile supporto
all’iniziativa. La prof.ssa Mariarosaria Russo
Stamganelli, in particolare, oltre alle continue e
suggestive videoclip che hanno caratterizzato la
scenografia, ha voluto evidenziare l’originalità e i
contenuti della rappresentazione: << I dialoghi si sono
svolti in una dimensione a-temporale, l’eternità, in cui
hanno interagito eroi del passato (Platone, Foscolo,
Leopardi) con quelli di un recente presente (Giovanni
Falcone, Paolo Borsellino, Rosario Livatino) dominati da
una giustizia pronta a condannare il torto, e dalla
coscienza dell’uomo, che, investigando il mondo dal di
dentro, è costretta a fare i conti con il proprio io,
che, con lo sguardo sgomento è “condannato” a vedere
anche oltre il pensiero appannato; la coscienza stessa,
pertanto, dovrà operare una scelta che, infine, farà
trionfare il bene sul male>>. Anche quest’anno, va
infine rilevato, on. Pirilli,, ha voluto premiare sei
studenti che si sono distinti nell’ambito del progetto
“Educazione alla legalità”, con un viaggio premio a
Bruxelles, sede del Parlamento europeo, per uno stage di
quattro giorni