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Molochio/ Strade interrotte e uliveti flagellati
Nubifragio, al via la conta dei danni
Vincenzo Vaticano
MOLOCHIO – All’indomani del violento
nubifragio che ha imperversato per diverse ore in quasi tutta la
Piana causando gravi disagi e paura, gli amministratori comunali
Molochio – sicuramente il centro maggiormente colpito -, hanno
cominciato a fare una prima stima e un elenco degli ingenti
danni provocati dall’eccezionale evento atmosferico. Un quadro
davvero desolante, quello descritto dai tecnici e dagli
amministratori dopo la minuziosa ricognizione effettuata su
tutto il territorio comunale: le principali strade provinciali
(verso Terranova S.M. e verso monte Trepitò) interrotte da frane
e col manto stradale divelto dappertutto, molte strade
interpoderali completamente distrutte o nella migliore delle
ipotesi, interessati da voragini abissali e smottamenti, strade
urbane cosparse di detriti, raccolta delle olive seriamente
compromessa. Il sindaco Beniamino Alessio ed il suo vice
Francesco Miceli, unitamente agli altri amministratori hanno già
lanciato pressanti richieste di aiuto agli organi competenti per
l’adozione di interventi (proibitivi per le sole finanze
comunali) idonei a risollevare le condizioni di un territorio
che già patisce antiche e congenite difficoltà. Per alcune ore
il paese è rimasto al buio e completamente isolato in quanto
diverse frane e smottamenti hanno impedito, a monte, il transito
dei mezzi sia in entrata che in uscita. Numerosi sono stati gli
interventi in soccorso delle moltissime persone che, rimaste
intrappolate nelle autovetture bloccate dalle “strade in piena”,
hanno vissuto momenti di panico fino a quando i militi della
locale stazione dei carabinieri - agli ordini del maresciallo
Corrado Boiano – sono riusciti, prodigandosi a più riprese e
sotto un vero e proprio diluvio, a trasbordarle sulla loro jeep
e portarle al sicuro in caserma. Tra queste, moltissimi docenti
del locale Istituto comprensivo (incluso il dirigente prof.
Francesco Marcianò) rimasti in panne con le loro auto mentre si
accingevano a rientrare nelle loro sedi di residenza (Oppido,
Taurianova, Reggio Calabria, Varapodio ecc.) dopo un intero
pomeriggio passato a scuola per impegni scolastici. Ospitati da
colleghi del posto, solo a tarda ora sono ripartiti grazie,
anche, all’aiuto prestato dal personale ausiliario della scuola
che, in qualche caso, ha dovuto rimettere sulla carreggiata
stradale le auto impantanate. Una “esperienza”, c’è da credere,
che le persone coinvolte avrebbero sicuramente evitato di
provare. Anche i carabinieri della vicina Varapodio (dove, anche
se presenti, i danni risultano fortunatamente più contenuti), è
il caso di rilevare, hanno partecipato a varie operazioni di
soccorso, allertati anch’essi da numerosissime richieste
d’intervento.
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