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"La
contessa di Oppido" scritto dal diaciannovenne Antonio Roselli e
pubblicato dall'editore Pellegrini
Un romanzo coinvolgente e pieno di suspense
Un momento della presentazione
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Vincenzo Vaticano
OPPIDO MAMERTINA – Alla presenza del giovane autore,
Antonio Roselli (19 anni), del sindaco Bruno Barillaro,
dell’editore Walter Pellegrini e di numerosi intervenuti, è
stato presentato, nella sala consiliare comunale – con il
patrocinio del Comune e dell’associazione culturale “Geppo
Tedeschi” – il libro “La contessa di Oppido”.
Un romanzo storico – frutto di alcuni anni di intenso lavoro
di ricerca – attraverso cui l’autore, oltre a tessere in
modo sapiente le drammatiche vicissitudini dei protagonisti
del libro, è riuscito a ripercorrere i grandi eventi storici
che hanno segnato, nel tempo, il borgo di Oppido situato
alle falde dell’Aspromonte, << erede glorioso di una
millenaria storia di eroi>>. Attorno a questo borgo, tra la
fine del XV e l’inizio del XVI secolo, si svolge la storia
di Irene Malarbì, bellissima figlia del capraio Bruno,
costretta a subire le angherie e i soprusi del feudatario
locale Antonello Caracciolo (una sorta di don Rodrigo di
manzoniana memoria) il quale, sostenuto dai propri sgherri e
da un potente prelato, ha modo di soddisfare i suoi più
smodati desideri sessuali sulla plebe. Tutto ciò, in un
contesto caratterizzato da alcuni grandi eventi storici come
la battaglia di Seminara tra i francesi e le forze alleate
napoletane e spagnole (1495) e l’ascesa al comando
(temporaneo) del Regno di Napoli di Isabella d’Aragona
(1501) dopo lo spodestamento di re Federico. Ed è proprio
quest’ultima che, richiamata dall’autore nella trama,
determinerà, con una drastica e spietata decisione il
drammatico epilogo del romanzo.
La relazione introduttiva dei lavori è stata curata dalla
giornalista Antonietta Cozza dopo i saluti del sindaco Bruno
Barillaro e della dottoressa Maria Giovanna Ursida, vice
presidente dell’associazione culturale “Geppo Tedeschi”. La
manifestazione è stata intervallata dalla lettura di alcuni
brani del libro da parte di Franco Negrini e dall’esecuzione
di brani musicali, strettamente connessi alla trama del
romanzo, dal cantautore Francesco Epifanio.
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