|
Varapodio
/ Il
bimbo bielorusso ha ottenuto la cittadinanza
italiana Conclusa l'odissea di
Igor Felici e sollevati i genitori
adottivi
Vincenzo Vaticano
VARAPODIO – Il «caso Igor Bogdanovich», nel
gennaio del '97, salì alla ribalta nazionale per
l'interessamento e la particolare attenzione riservata dai
mass media alla vicenda del bimbo bielorusso che alla fine di
quei mesi, dopo una permanenza ininterrotta di sei mesi a
Varapodio, avrebbe dovuto riattraversare l'ex «cortina di
ferro» per rientrare nel proprio paese e ricominciare
inevitabilmente nell'orfanotrofio che lo ospitava,
un'esistenza caratterizzata da stenti, solitudine e privazioni
con effetti non trascurabili sul suo fisico debilitato dalle
precarie condizioni di salute. I coniugi Tommaso Calabrò e
Genoveffa Frisina, che avevano avuto in affidamento temporaneo
Igor, consapevoli di ciò, hanno da allora iniziato una tenace
lotta, cercando in tutti i modi e con tutti i mezzi possibili
di tenere definitivamente il bambino chiedendone l'adozione.
C'è stata, allora, mobilitazione totale a Varapodio ed è sorto
il comitato «Insieme per Igor» per promuovere e organizzare
iniziative di solidarietà al bimbo bielorusso e inviare, nello
stesso tempo un forte segnale a chi poteva adoperarsi per
rimuovere assurde e incomprensibili logiche burocratiche che
stavano costringendo Igor ad abbandonare Varapodio. La vicenda
è approdata perfino in Parlamento con la presentazione di
un'interrogazione da parte del senatore Bruno Napoli. Adesso,
dopo quattro anni di peripezie e il superamento di ostacoli a
volte apparsi quasi insormontabili, la «battaglia», intrapresa
e condotta strenuamente dai due coniugi varapodiesi si è
conclusa con il raggiungimento dell'agognata meta: la
conquista della cittadinanza italiana per Igor e il formale
provvedimento di adozione per il bimbo, il quale, a dire il
vero, anche se solo di fatto, risultava già virtualmente
adottato dalla comunità varapodiese e, soprattutto dai ragazzi
delle scuole elementari che Igor ormai frequenta stabilmente
da quattro anni se si escludono i periodi in cui il bimbo, per
prescrizioni di carattere burocratico ha dovuto permanere in
Bielorussia. La buona notizia, è stata accompagnata
dall'altrettanto lieta comunicazione che, insieme con Igor, i
coniugi Calabrò hanno ottenuto in adozione anche il fratello
maggiore di Igor, Alessandro, solo da poco tempo giunto a
Varapodio, dove, oltre al fratello ha ritrovato una famiglia e
tanti amici che lo hanno accolto in modo davvero caloroso.
Proprio alcuni giorni fa, è il caso di rilevare, i compagni e
tutto il personale della scuola media che Alessandro
frequenta, gli hanno organizzato a sorpresa, una magnifica
festa per il suo quattordicesimo compleanno. È terminata
dunque, l'odissea di Igor. Ed è terminata proprio dov'era
iniziata: negli studi televisivi della Rai dove, nel corso
della nota trasmissione «I fatti vostri» a suo tempo, era
stato lanciato un appello affinché Igor potesse rimanere a
Varapodio. Durante la stessa strasmissione, l'altro ieri,
Tommaso Calabrò e Genoveffa Frisina hannoapparsi quasi
insormontabili, la «battaglia», intrapresa e condotta
strenuamente dai due coniugi varapodiesi si è
conclusa con il raggiungimento dell'agognata meta: la
conquista della cittadinanza italiana per Igor e il formale
provvedimento di adozione per il bimbo, il quale, a dire il
vero, anche se solo di fatto, risultava già virtualmente
adottato dalla comunità varapodiese e, soprattutto dai ragazzi
delle scuole elementari che Igor ormai frequenta stabilmente
da quattro anni se si escludono i periodi in cui il bimbo, per
prescrizioni di carattere burocratico ha dovuto permanere in
Bielorussia. La buona notizia, è stata accompagnata
dall'altrettanto lieta comunicazione che, insieme con Igor, i
coniugi Calabrò hanno ottenuto in adozione anche il fratello
maggiore di Igor, Alessandro, solo da poco tempo giunto a
Varapodio, dove, oltre al fratello ha ritrovato una famiglia e
tanti amici che lo hanno accolto in modo davvero caloroso.
Proprio alcuni giorni fa, è il caso di rilevare, i compagni e
tutto il personale della scuola media che Alessandro
frequenta, gli hanno organizzato a sorpresa, una magnifica
festa per il suo quattordicesimo compleanno. È terminata
dunque, l'odissea di Igor. Ed è terminata proprio dov'era
iniziata: negli studi televisivi della Rai dove, nel corso
della nota trasmissione «I fatti vostri» a suo tempo, era
stato lanciato un appello affinché Igor potesse rimanere a
Varapodio. Durante la stessa trasmissione, l'altro ieri,
Tommaso Calabrò e Genoveffa Frisina hanno voluto ringraziare
quanti si sono adoperati in questi anni e hanno perorato, fino
alla fine, la «causa di Igor». |
|