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Oppido/ Torna alla normalità l'ala di medicina del nosocomio
Otto nuovi posti letto
Vincenzo Vaticano
OPPIDO MAMERTINA – E’ stata riattivata e
restituita alla normale attività sanitaria l’ala di medicina
del locale nosocomio, la cui temporanea chiusura (nel 1998)
aveva comportato una drastica ed insostenibile riduzione dei
posti letto esistenti, al tempo, nel reparto. In virtù del
completamento dei lavori di risanamento – fanno sapere dal
Comune - otto nuovi posti letto più una sala soggiorno per i
degenti sono stati rimessi a disposizione della utenza, non
solo della comunità oppidese, ma di tutti i residenti nella
Piana. << Dopo anni e anni in cui abbiamo assistito solo a
chiusure e a disattivazioni – comunicano con evidente
soddisfazione il sindaco Giuseppe Rugolo e il consigliere
delegato alla sanità Rosario Palumbo -, questa riapertura è
finalmente un segnale positivo che ci auguriamo rappresenti il
primo di una serie che porterà al rilancio del nostro ospedale
così importante per la nostra comunità>>. Ed aggiungono <<
Questa Amministrazione ha, dall’inizio del suo mandato,
impegnato grandi energie per la sua difesa, e pur disponendo
di scarse risorse economiche, ha inteso privilegiare quella
che considera una delle priorità assolute rispetto alle tante
e pure importanti esigenze del nostro comune>>. Grande
rilievo, va rilevato, è stato dato “all’avvenimento” sia dagli
amministratori comunali che dagli operatori sanitari perché,
secondo loro, ciò denota un’inversione di tendenza della
politica di prevaricazione che finora è stata adottata nei
confronti dell’ospedale. E’ anche perché, sottolineano gli
amministratori locali, << Ci sono impegni ben precisi che il
direttore generale dell’Asl n.10 ha oggi assunto nei confronti
di questa amministrazione e degli operatori del nostro
stabilimento ospedaliero: l’avvio delle procedure per
l’assunzione di due unità mediche di area chirurgica;
l’apertura a breve delle nuove sale operatorie; la
riattivazione di almeno quattro posti di ginecologia.>>.
Quello di oggi, viene infine detto, è un momento positivo che
spinge a ben sperare per il futuro, poiché altre e più
impegnative lotte necessitano per la effettiva realizzazione
del Piano sanitario regionale. Che, è il caso di rilevare,
annovera il nosocomio di Oppido tra i pochi ospedali montani
della regione. Con tutte ( e non sono poche) le prerogative e
le salvaguardie che tale status comporta. |
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