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SENTITA CERIMONIA A OPPIDO MAMERTINA
Intitolata a donna Rosa Vorluni la piazzetta di Tresilico
Deliberato il cambio di nome di piazza Calabria
in piazza Pia Rosa Vorluni -Mistica di Tresilico
26/04/2014
Vincenzo Vaticano
Oppido Mamertina - Tresilico, piccola frazione alle
porte di Oppido Mamertina ha - da qualche giorno - una piazzetta
legata alla storia della mistica e pia concittadina Rosa Vorluni,
<< una piccola-grande donna che - è stato sottolineato nel corso
della cerimonia di intitolazione - fece della sua vita un dono a
Cristo e alla sua Santissima madre>>
Accogliendo le richieste di tutta la popolazione tresilicese,
espresse tramite il parroco don Benedetto Rustico, la locale
Amministrazione comunale, ha, infatti, decretato (con formale
delibera dello scorso settembre) di cambiare la denominazione
della centrale piazza “Calabria” in piazza “Pia Rosa Vorluni –
Mistica di Tresilico”.
La cerimonia ha avuto inizio con la solenne celebrazione
eucaristica di don Benedetto Rustico e l’omelia di don Letterio
Festa, rettore della Cattedrale di Oppido Mamertina e direttore
dell’Archivio storico diocesano. Presenti alla cerimonia il
sindaco Bruno Barillaro, gli assessori Placido Costa e Nicola
Iaria e altri membri della Giunta che fortemente hanno voluto
l’intitolazione. Presenti, anche, l’assessore provinciale
Domenico Giannetta, il comandante della stazione dei Cc Andrea
Marino e il vice comandante della P.L.Giuseppe Tassone.
Importante è stato il ruolo di Vincenzo Vorluni, discendente
della mistica, che ha seguito, a nome dell’Amministrazione e
insieme ad Arcangelo Paiano, tutto il difficile e lungo iter
burocratico per arrivare all’intitolazione
Dopo la cerimonia religiosa, preso la centralissima piazza, è
stata scoperta e benedetta da don Mimmo Caruso l’artistica targa
in memoria dell’illustre mistica tresilicese.
<<La parabola di donna Rosa (1799-1871) – ha riferito
nell’omelia don Letterio Festa - ebbe inizio in un “basso” del
palazzo dove la sua fede cominciò ad ardere come la sua famosa “lampa”,
che ancora oggi brilla d’innanzi alla non meno venerata effigie
della “Madona ‘. Qui la pia devota ebbe le sue visioni e i suoi
slanci mistici verso il cielo. Intorno al 1950, l’allora parroco
di Tresilico, don Domenico Polistena, volle trasformare la
finestra di quel basso – diventato angolo di Paradiso – in un
più accessibile cancello, così da permettere ai devoti di avere
un più facile accesso a quel luogo semplice, memoria di un amore
grande e di una devozione sincera.”>>.
Tutta la storia di Rosa Vorlumi, secondo anche le testimonianze
dirette lasciate dai congiunti, risulta indubbiamente,
contornata da un alone di leggenda e di forte significato
mistico.
<< Un ulteriore slancio – è stato, infine, detto nell’omelia -
si è avuto in questi ultimi anni, grazie allo sforzo di don
Benedetto Rustico, che ha voluto acquistare tutto il “Palazzo
Vorluni” per restituirlo al popolo tresilicese un edificio che
tanto ha da raccontare in termini di storia e di fede>>.
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