VARAPODIO - C’è ancora tanta commozione tra i fedeli per
i festeggiamenti (appena conclusisi) in onore della Madonna
del Carmelo che quest’anno sono coincisi con il 50’
anniversario della consacrazione della chiesa di S. Stefano
e l’incoronazione della Madonna e di Gesù Bambino con due
corone d’oro forgiate dal maestro Gerardo Sacco. Una
cerimonia, quest’ultima, che oltre a costituire un grande
evento mistico e di devozione religiosa, ha rappresentato
per la piccola cittadina di Varapodio l’occasione per
lanciare – tramite il suo sindaco on. Guglielmo Rositani e
il cardinale Sergio Sebastiani che ha presieduto la
cerimonia - dei significativi messaggi di alto contenuto
etico, morale e, soprattutto, sociale. Davanti alle
telecamere della Rai e a numerosi esponenti politici ed
istituzionali di primo piano (praticamente l’intero “gotha”
della provincia) Rositani e Sebastiani hanno, infatti,
espresso dei concetti con identico “leit motiv”: l’intera
classe politica calabrese, in modo trasversale, deve
necessariamente impegnarsi, più di quanto l’ha fatto finora,
per porre rimedio alla grave crisi che investe tutti i
settori della nostra regione e determina una nuova e
preoccupante fase di forzata emigrazione di giovani
calabresi che, pur attaccati in modo atavico alla propria
terra, sono costretti ad andare via portando altrove le loro
professionalità ed intelligenze.
L’emozione, come già detto, è ancora forte anche perché
durante la cerimonia dell’incoronazione, un insolito evento
ha contribuito ha rafforzare l’alone leggendario e
miracoloso che circonda la Madonna del Carmelo. <<
L’Amministrazione comunale di Varapodio – viene all’uopo
evidenziato in un manifesto - ritiene quanto mai doveroso se
non addirittura moralmente obbligatorio registrare, a
testimonianza per il presente e per il futuro, lo
straordinario fenomeno verificatosi in occasione della
cerimonia di incoronazione della miracolosa Madonna del
Carmelo. Uno straordinario fenomeno che ha colto di
sorpresa, oltre alle migliaia di fedeli, anche le massime
autorità civili, militari, istituzionali e politiche
provocando in tutti una forte ed indescrivibile emozione.
Verso le ore 18.00 e 15 minuti – si legge nel documento - la
statua della Madonna viene avviata verso il sagrato della
chiesa dove deve avvenire l’incoronazione. Fuori il cielo è
coperto di nuvole. Una di queste è più scura e si trova
proprio di fronte alla chiesa. Quando la statua supera la
porta della chiesa ed appare alle migliaia di fedeli che si
trovano nella piazza antistante un intenso fascio di luce
illumina soltanto lo spazio riservato alla Madonna. Il
fascio di luce dura per 6 minuti e 20 secondi e cioè il
tempo necessario per collocare la statua sul proprio
piedistallo.. Ovviamente – si legge in calce al documento -
nessun giudizio, nessuna valutazione e tantomeno nessuna
conclusione, soltanto testimonianza.