27 FEBBRAIO 2007  
 
 
 

 

Varapodio/ La vicenda del terzo mandato
L'ex sindaco Fazzolari: ho condotto una battaglia di libertà

Vincenzo Vaticano


L'ex sindaco Fazzolari durante il comizio

 

VARAPODIO – L’ex sindaco Orlando Fazzolari, dichiarato decaduto per aver violato la legge sul divieto inerente il terzo mandato consecutivo, ha tenuto, ieri sera, il preannunciato comizio che non aveva potuto svolgere, lunedi scorso,per impedimenti burocratici (mancanza dei tre giorni di preavviso). Un impedimento, ha rimarcato polemicamente l’ex primo cittadino, appositamente creato (attraverso il rispolvero di una legge del 1931) per impedirgli di esprimere le sue immediate valutazioni in merito alle ultime vicende politiche del Comune. L’ex primo cittadino, con un dettagliato excursus, ha effettuato un lungo resoconto delle vicende amministrative e giudiziarie che hanno caratterizzato la vita politica del paese durante la sua lunga permanenza alla massima carica cittadina. Ha riservato, ovviamente, particolare attenzione agli ultimi eventi che hanno determinato lo scioglimento del consiglio comunale e la sua decadenza per effetto, soprattutto, della recente circolare emanata dal ministro degli Interni. << Una circolare – ha subito sottolineato – non condivisa assolutamente in quanto non tiene conto dell’art.53 del Tuel 267/00 che prevede espressamente la continuità amministrativa dell’Ente attraverso l’attività del vice sindaco chiato a sostituire il sindaco allorquando lo stesso, viene dichiarato decaduto>>. In merito poi al procedimento giudiziario che ha decretato la sua decadenza, Fazzolari, pur dichiarandosi rispettoso della sentenza della Corte d’Appello, ha rilevato << come rimangono molti dubbi sulla condotta processuale dell’avvocatura dello Stato che, a suo parere, non ha ottemperato ad una precisa ordinanza del presidente della corte d’appello con la quale venivano richiesti, per le conclusioni del processo, alcuni documenti in originale, necessari al normale svolgimento dell’iter processuale>>. Anche se per l’ex sindaco ci sarebbero gli estremi per un ulteriore ricorso in Cassazione, lo stesso ha formalmente dichiarato che non intende avvalersi di tale opportunità; né tantomeno intende ricorrere al Tar avverso il decreto di commissariamento del Comune. Già da subito, comunque, ha espressamente dichiarato che si metterà al lavoro per completare e rafforzare una lista (già quasi fatta) per le imminente elezioni comunali. Una compagine, con la quale concorrerà, per ricoprire, in caso di vittoria, la carica di vice sindaco, vista l’impossibilità di candidarsi come primo cittadino. In merito poi agli avversari politici (soprattutto per quelli della lista “Arcobaleno”), ha stigmatizzato in maniera decisa l’ostruzionismo e l’accanimento con il quale è stato contrastato sia durante la campagna elettorale, sia durante l’esercizio del suo terzo mandato, sia durante tutto l’iter giudiziario che, alla fine, si è concluso con la sua decadenza. Orlando Fazzolari, insomma, ha spaziato in lungo e in largo per spiegare tutte le sue argomentazioni ai cittadini ed ai suoi elettori in particolare. Ha lanciato, in particolare, parecchie “frecciate” a chi gli ha pubblicamente chiesto di chiedere scusa ai cittadini per “avere sfidato le istituzioni, violando la legge sul terzo mandato”. Ricordando che mai come in quest’ultimo anno sia stata tanto proficua l’attività amministrativa del Comune, ha ribadito che la sua terza candidatura è stata concepita come una battaglia di libertà. Purtroppo, ha tenuto infine a precisare, lui e gli altri sindaci, suoi omologhi, sono stati completamente abbandonati sia dai politici, che dall’associazione (Anci) che ne aveva caldeggiato la candidatura per il terzo mandato.

 
 
 
 
 

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